Wolff: "Vettel e Hamilton in guerra, si sono levati i guanti"

Rivalità esplosa a Baku, impensabile immaginare un ritorno agli scambi rispettosi di inizio stagione. Lauda: "Spero Sebastian realizzi cosa ha fatto"

Fabiano Polimeni

26.06.2017 12:50

Se fosse il titolo di un film, sarebbe probabilmente "Al vertice della tensione". L'episodio di Baku tra Sebastian Vettel e Lewis Hamilton segna un momento di non ritorno, impossibile immaginare ancora le scene di rispetto reciproco manifestate dai due a inizio campionato, perché dal punto di osservazione di entrambi i piloti quel rispetto è venuto meno. Forse sono le parole di Toto Wolff a sintetizzare al meglio un passaggio che, prima o poi, avrebbe dovuto toccare il livello critico raggiunto a Baku: «Nessuno voleva assistere comunque alle chiacchiere amichevoli, adesso si sono levati i guanti. Lo sport ha bisogno della rivalità, quanto visto oggi è l'ingrediente di un gran campionato. Sono guerrieri e adesso sono in guerra, combattono per le vittorie e per il campionato».

C'è rivalità e rivalità, quella che vive sul confronto sportivo, pulita, nel rispetto dei regolamenti, e quella più aspra e spigolosa, con episodi oltre i limiti, come vissuto in Azerbaijan. Un po' come due enormi placche continentali, Vettel e Hamilton sono giunti allo scontro e ne è scaturito un terremoto, che avrà la sua onda lunga c'è da immaginare nel prosieguo del campionato. «A un certo punto, i migliori in competizione per i mondiali non possono essere amici nel frangente della loro carriera nel quale lottano per il titolo. Forse oggi abbiamo visto il limite del rispetto mostrato finora», ha proseguito Wolff a Sky Sports. 

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Quanto all'azione di Sebastian, il team principal Mercedes aggiunge: «Non posso quasi immaginare che lo abbia colpito lateralmente di proposito. Mi piacerebbe parlargli personalmente anziché esprimere un giudizio

Se un pilota fa quella manovra deliberatamente e con rabbia, allora va pensata la misura della penalità. E' un quattro volte campione del mondo e stiamo definendo esempi in Formula 1 su cos'è permesso e cosa non lo è. Lewis non ha fatto nulla di sbagliato, lo abbiamo visto dai dati. E' assolutamente a posto».

Hamilton-Vettel: ostruzioni e reazioni

Non è servito attendere che finisse la gara per scoprire cosa ne pensasse Niki Lauda dell'episodio, convinto di come, a mente fredda, il tedesco arriverà a realizzare l'errore commesso: «E' impazzito. Quando tamponi qualcuno l'errore è tuo, non si discute. Ma affiancarti e colpirlo di proposito, non avevo mai visto nulla di simile. E' quello che non capisco. Solitamente Vettel è un tipo a posto, questa non la capisco. Lewis un giorno lo colpirà, non con la macchina ma con un pugno. Se fossi Lewis parlerei con Sebastian e gli chiederei cosa c'è che non va. Sebastian ha detto di non aver fatto nulla di sbagliato, è una reazione normale. Sarà dopo tre giorni che, spero, realizzerà», le parole di Niki riportate dal Telegraph.


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