F1 Abu Dhabi, analisi prove: lotta sempre aperta

F1 Abu Dhabi, analisi prove: lotta sempre aperta© sutton-images.com
L'ultimo weekend di gara della stagione continua a proporre una lotta sul filo dei centesimi tra i top team, ma anche dietro

Maurizio Voltini

24.11.2017 ( Aggiornata il 24.11.2017 16:50 )

Alla fine della sessione serale di prove a Yas Marina, tutti i principali protagonisti hanno dichiarato di avere ancora qualcosa da "limare" nella loro prestazione, per un verso o per l'altro: per esempio Lewis Hamilton si è lamentato del comportamento del set di gomme utilizzate, mentre Sebastian Vettel, Kimi Raikkonen e Daniel Ricciardo più in generale di possibili ritocchi al set-up delle loro macchine. Come del resto capita sempre in qualsiasi venerdì di prove…

Vero è che l'ultimo turno di prove libere è stato particolarmente significativo, poiché si è svolto in pieno tramonto proprio come sarà anche in occasione di qualifiche e gara. Nondimeno, i distacchi abbastanza contenuti permettono di poter immaginare una lotta sempre piuttosto serrata, in cui magari far rientrare anche Valtteri Bottas (il finlandese non ha azzeccato il giro giusto oggi) e ovviamente Max Verstappen, poco a suo agio con la macchina nella seconda fase.

I 15 centesimi che separano Lewis e Seb non sono certo un divario "impossibile" e del resto pure Daniel è a 3 decimi quasi esatti dal vertice, una volta rimessa in ordine la sua RB13 dopo alcuni esperimenti non riusciti nella prima sessione di prove. Peraltro, Hamilton ha svettato pure nei long run a parità di mescola, ma anche qui sia Ferrari che Red Bull avrebbero la situazione sotto controllo, nel senso che si è capito come le macchine si stanno comportando (la Red Bull, per esempio, è stata molto più efficace a serbatoi scarichi) e i tecnici sapranno agire di conseguenza. Se avranno operato "come si deve" lo vedremo direttamente in pista, pur se la valutazione reale dovrà probabilmente attendere le qualifiche.

Tra gli inseguitori, si confermano una volta di più la Force India e i suoi valenti piloti: il divario tra Sergio Perez ed Esteban Ocon è di 1 solo centesimo, mentre il più vicino "degli altri" è Nico Hulkenberg però a 2 decimi. Il tedesco è riuscito a sopravanzare Fernando Alonso di 3 centesimi, e distacchi abbastanza contenuti sono pure quelli rimediati da Felipe Massa e Stoffel Vandoorne, a ulteriori 8 e 11 centesimi.

Poi però troviamo un salto di mezzo secondo per arrivare a Carlos Sainz, a dimostrazione che qui passiamo in una zona in cui c'è ancora da lavorare per chi vi si trova. Sicuramente però la Renault si trova per adesso in buone condizioni per ambire al 6° posto tra i Costruttori, dato che i diretti rivali sono abbastanza in crisi.

La Toro Rosso ha visto un'ottima prestazione di Pierre Gasly con le gomme supersoft, ma poi con le ultrasoft non si è riusciti a migliorare come dovuto (15°); mentre Brendon Hartley deve anche stavolta fare i conti con una penalità di 10 posti "maturata" già prima di iniziare le prove, per via della sostituzione della Mgu-H. Così l'inglese ha il poco ambito primato di avere penalità in tutte le sue gare in Formula 1 finora.

Problemi di vario genere pure per Haas: Kevin Magnussen non è andato oltre il 16° tempo (a più di 3 secondi dal vertice) e Romain Grosjean non ha potuto schiodarsi dall'ultima posizione per via di problemi elettrici che l'hanno bloccato ai box per metà seconda sessione, dopo un incoraggiante 12° crono nella prima. Vedremo se la squadra americana e quella di Faenza riusciranno a risolvere in tempo i propri guai, in modo da dare sapore alla lotta in campionato (che significa anche parecchi soldi…). E intanto la Sauber riesce a non essere in ultima fila virtuale.

I TEMPI DELLE PROVE A YAS MARINA


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