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Formula 1, Ecclestone critica il puritanesimo di Liberty Media

La decisione di rinunciare alle grid girls in Formula 1 e nelle categorie di contorno ai gran premi 2018 attira critiche diffuse e Bernie Ecclestone non manca di dire la propria

Fabiano PolimeniFabiano Polimeni

1 feb 2018 (Aggiornato alle 15:05)

Era l'unico aspetto immediatamente accessibile, senza filtri, allo spettatore della domenica. Il lato della Formula 1 al quale riusciva ancora ad appassionarsi. Un Circus che è incomprensibile ai più, tra power unit da raccontare come fossero un motore – quando invece trattasi di sistema complesso, avanzatissimo, ma del quale poco frega al pubblico generalista – , punti percentuali di carico aerodinamico perso dalle monoposto quando provano a entrare in lotta con un'altra monoposto, variazioni dell'altezza da terra del telaio ammesse a un dato angolo del volante. Ecco, tra questi e tanti altri aspetti tecnici, le grid girls allietavano l'attesa dello spegnimento dei semafori.

Donne e motori è binomio classico. Storia vuole che si debba risalire agli anni Sessanta per intercettare la prima donna che accompagnò sul podio il vincitore di un gran premio. Se non può ritenersi una grid girl nel senso stretto, Rosa Ogawa, volto affiancato al GP del Giappone di Formula 1, diede il la a una presenza femminile che si consolidò, con il ruolo delle ragazze in griglia di partenza negli anni Settanta

Fatica a comprendere la decisione di Liberty Media, Bernie Ecclestone«Quelle ragazze erano parte dello spettacolo e i tifosi amano il lato glamour. Il paese sta diventando un po' puritano. Dovrebbero essere ammesse le grid girls perché piacciono ai piloti, fanno bene agli ascolti», commenta al The Sun.

«Non riesco a capire come una ragazza di bella presenza accanto a un pilota e con un numero davanti a una macchina di Formula 1 possa ritenersi un'offesa a qualcuno. Sono tutte vestite in modo carino, credo che marchi come Rolex ed Heineken non consentirebbero la partecipazione di ragazze non presentabili». E non sono mancate anche le voci critiche di alcune grid girls, per le quali la presenza in griglia rappresentava anche una possibilità lavorativa. «La presenza delle ragazze accanto ai piloti era parte dello spettacolo prima della gara, parte della tensione», ha aggiunto Ecclestone.  

Le ombrelline son bandite, viva le ombrelline

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