Domenicali, il futuro calendario della F1 tra espansione e vincoli da Covid

Domenicali, il futuro calendario della F1 tra espansione e vincoli da Covid© Getty Images

Nei piani della Formula 1 c'è un'espansione della presenza in Asia, per sfruttare la leva offerta dalla presenza di Zhou. Il 2022 resterà ancora un anno nel quale farsi trovare pronti con GP alternativi per superare le limitazioni imposte dalla pandemia

F.P.

04.01.2022 14:49

Da un lato ci sono gli obiettivi di ampliamento, un calendario da bilanciare diversamente, che sfrutti determinati mercati "emergenti", dall'altro la realtà di restrizioni legate agli spostamenti, causa Covid, che potrebbero impattare ancora sul calendario che la Formula 1 affronterà nel 2022.

Stefano Domenicali ne ha parlato in un'intervista ai tedeschi di Sport1. Il mondiale della nuova era tecnica porterà il Circus a raddoppiare la propria presenza negli Stati Uniti, con il Gran Premio a Miami. Un appuntamento i cui tagliandi sono andati a ruba nella fase di prevendita, nonostante prezzi non esattamente popolari. Prima tappa di un consolidamento firmato Liberty Media che proseguirà su un altro fronte.

Zhou l'interesse in Asia

C'è la novità Zhou in griglia, Alfa Romeo Sauber ha puntato sul cinese per evidenti ragioni commerciali, che hanno alimentato l'interesse degli sponsor verso il team elvetico, come confermato da Vasseur recentemente. La livrea della monoposto per mostrare il proprio brand globalmente e a una platea di pubblico asiatico, cinese, che seguirà attentamente Zhou.

"Gli USA per noi sono importanti e stiamo lavorando sodo perché Miami sia un successo. Un'altra area che non dobbiamo sottovalutare è il lontano Oriente, specialmente adesso con Guanyu Zhou che guiderà per Alfa Romeo. L'interesse dalla Cina è crescente, per questo quella regione sarà anche oggetto delle nostre attenzioni", ha commentato Domenicali, immaginando le prossime mosse di espansione della Formula 1. "Un ritorno in Africa sarebbe anche grandioso, che sia nel nord o a sud".

La realta della pandemia

Prospettive, da bilanciare con delle radici europee ferme, numerose gare del Vecchio Continente rinnovate con accordi di medio periodo, da Imola a Barcellona, per dire di due principali protagoniste.

Alla Formula 1 se c'è un merito che non può essere negato è l'aver reagito e operato negli ultimi due anni di pandemia come nessun altro sport globale. Piani sanitari, modulazione del calendario in funzione delle limitazioni presenti di Paese in Paese. 2020 e 2021 sono state, dopotutto, stagioni con una loro ordinarietà pur nella condizione straordinaria.

Sul mondiale che partirà dal Bahrain le certezze di un calendario immutabile non possono esserci. Semplicemente perché resteranno le varianti del virus, le politiche di gestione degli accessi nei singoli Stati, i fattori guida.  

Ecco, quindi, che sul progetto di espansione globale della Formula 1, Domenicali aggiunge: "La rapidità con la quale tutto ciò avverrà dipenderà anche dalla situazione legata al Covid. Dobbiamo continuare a non sottovalutare la pandemia del coronavirus. Nel 2022 potremmo anche dover nuovamente adattare il calendario".


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