Wolff: "Andretti in F1 ha il nome ma serve quasi 1 miliardo di dollari"

Wolff: "Andretti in F1 ha il nome ma serve quasi 1 miliardo di dollari"© Federico Basile - FB Photoimages

L'ingresso di un undicesimo team, dal 2024, è analizzato da Toto Wolff in termini di valore che apporterebbe alla Formula 1 e di investimenti necessari per essere competitivo

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Fabiano Polimeni

23.02.2022 ( Aggiornata il 23.02.2022 17:56 )

Michael Andretti ha sottoposto alla FIA la richiesta di iscrizione, dal mondiale 2024 di Formula 1, di Andretti Global. Un nuovo team in griglia, questa l'intenzione del figlio di Piedone Mario.

Un impegno cercato prima attraverso l'acquisizione, mancata all'ultimo istante, di Sauber Motorsport, adesso attraverso una realtà completamente nuova da iscrivere al mondiale. 

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A Barcellona, nel corso della prima giornata di test, sul possibile ingresso di Andretti in Formula 1 si sono pronunciati in molti. La posizione di Toto Wolff si è fatta notare più di altre.

Nome e mercato accompagnano Andretti

Si può essere in Formula 1 per competere al raggiungimento di obiettivi diversi. Per dare lustro al proprio brand, usando la F1 quale vetrina mondiale. Per nutrire vere ambizioni di successo. Ecco, la misura degli investimenti necessari, tra il partecipare alla Formula 1 o competere per vincere, passa da impegni notevolmente diversi tra loro. Ed è il punto dell'analisi di Wolff.

"Andretti ha un nome, non c'è dubbio. Il mercato americano, poi, è importante, però, ogni squadra che dovesse arrivare in Formula 1 è necessario che vada a creare valore, ad aggiungerne. 

Non è solo pagando un'iscrizione da 200 milioni di dollari, a mio avviso deve dimostrare cosa è in grado di fare per tutti gli altri team, per la Formula 1, per la FIA. Solo allora lo sport sarà in grado di crescere", spiega Toto.

"Siamo il vertice assoluto delle corse, questa è la Champions League o la NFL e ridistribuire concessioni in qualsiasi momento non è il modo in cui si dovrebbe agire e non è nemmeno nelle intenzioni della Formula 1 né della FIA".

Prossimi al miliardo

Vero è che la categoria ha in essere un regolamento finanziario con budget cap a 135 milioni di dollari dal 2023, ha previsto la possibilità di ricorrere a componenti standardizzati e di progettazione open-source. Resta comunque una soglia di investimenti enormi da sostenere se si vogliono coltivare ambizioni da primo della classe.

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La misura è nella quantificazione data da Wolff: "Però, se c'è un marchio vero che vuole entrare, fatto di gente valida e i fondi necessari, allora perché no? Finanziamenti che non sono solo nei 200 milioni di dollari, probabilmente ti serve qualcosa più vicina al miliardo di dollari se vuoi giocare in questo club da subito".


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