Andretti in F1, le garanzie di Michael: "Non diluiremo il valore"

Si sarebbe atteso altra accoglienza, altro benvenuto alla candidatura avanzata presso la FIA per entrare a far parte dal 2024 del mondiale di Formula 1, Michael Andretti.

Le reazioni a margine dei test di Barcellona sono state varie e, più di ogni altra, è stata l'analisi di Toto Wolff a risultare netta e "brutale" nei termini dell'investimento necessario. Andretti ha un gran nome ma gli investimenti richiesti in Formula 1 sono di gran lunga superiori ai 200 milioni di iscrizione.

Quasi un miliardo di dollari, piuttosto, per essere un team competitivo. Di certo, dalla prospettiva di un Costruttore di primo piano è evidente come gli investimenti vadano ben oltre il minimo sindacale per "entrare" in Formula 1 e per operare annualmente al budget cap di 135 milioni di dollari, più fornitura di motori e spese extra tetto di spesa.

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"Sono rimasto sorpreso, sicuramente. Pensavo che sarebbe stato facile da fare e basta. È chiaro come non ci sia nulla in Formula 1 che vada così", ha commentato Andretti ad Autosport, sottolineando la sorpresa per la reazione specialmente di Wolff.

Andretti porterà valore al Circus

Una valutazione di "valore" quella di chi è non solo team principal ma azionista della squadra. Valore che un nuovo team deve apportare al Circus, oltre a "occupare" due piazzole in griglia e beneficiare della spartizione dei proventi.

Un altro team statunitense e dal nome di peso, un pilota statunitense, su un mercato in rapidissima espansione con la presenza a Miami, Austin e una valutazione di terza gara in futuro, sono argomenti solidi a favore di un nuovo team e battezzato da Michael Andretti. 

Parla di investimenti, oltre la soglia "minima" dei 200 milioni di dollari: "Abbiamo depositato una richiesta di iscrizione, serve solo l'approvazione. Speriamo che la gente capisca che non andremo a diminuire il valore dello sport. È quello che dice Toto ma non lo faremo. 

Anzitutto porteremo 200 milioni di dollari, poi andremo a investire più di 100 milioni di dollari sul business qui negli Stati Uniti con tutto quel che accadrà con l'avere un pilota e un team americano".

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