Imola, viaggio nelle memorie: 5 ricordi da non dimenticare

Imola 1982: la lotta tra Gilles e Didier

Ricordi belli e ricordi brutti, appunto. Ce n'è uno che arriva subito, nella storia di Imola. Il circuito sul Santerno, inaugurato quasi 30 anni prima (1953), scopre solo nel 1980 la F1, che vi sbarca per il primo, e finora unico, GP d'Italia non corso a Monza. Dall'edizione 1981 diventa GP di San Marino, stessa denominazione che ha anche nell'annus horribilis, per la Ferrari, 1982. Perché se l'anno solare di quattro decadi fa esatte nel mondo del calcio evoca i dolci ricordi del Mondiale di calcio vinto dall'Italia di Enzo Bearzot, per i colori della Ferrari il 1982 è un'annata da dimenticare. La 126 C2 di Forghieri è un gioiello e comincia forte, ed alla quarta gara dell'anno ad Imola va per vincere. Le uniche avversarie dopo il boicottaggio dell'evento da parte della FOCA (l'associazione dei team inglesi che, in segno di protesta su questioni tecniche legate al GP del Brasile, si ritira dal fine settimana) sono le Renault di Prost e Arnoux, entrambe ko mentre conducono la gara per guai al motore. Non resta dunque avversario che tenga contro le Rosse di Villeneuve e Pironi. La squadra dal box espone un cartello, “slow”, che significa rallentare: Gilles pensa sia un messaggio nascosto che significa mantenere le posizioni, Didier prende invece il comando alla lettera e, pur rallentando, passa il compagno. Il canadese pensa che la vettura gemella voglia fare solo un po' di show, ma presto si rende conto che così non è, e nasce un duello intestino che premia Pironi: Gilles si sente tradito, era sicuro che quella vittoria spettasse a lui. Chiederà spiegazioni a Enzo Ferrari che aveva seguito la gara da Maranello, ed ancora arrabbiato si recherà al successivo GP del Belgio: proprio a Zolder, in qualifica, troverà la morte.

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