Vettel, le parole dell'emozionante addio

Un futuro sul quale impegnarsi

I miei obiettivi sono cambiati, dal vincere le gare e battagliare per i campionati al vedere crescere i miei ragazzi, trasmettere loro i miei valori, aiutarli quando cadono, ascoltarli quando hanno bisogno di me, non dovendo dire arrivederci e, soprattutto, riuscendo a imparare da loro e lasciandomi ispirare da loro. 

I bambini sono il futuro. Sento inoltre che ci sia così tanto da esplorare e imparare della vita e su me stesso. Parlando del futuro, sento che viviamo in tempi assolutamente decisivi e il modo in cui daremo forma ai prossimi anni definirà le nostre vite.

La volontà del cambiamento in F1 e non solo

La mia passione ha certi aspetti che ho imparato a non amare, potrebbero essere risolti in futuro ma la volontà di applicare quel cambiamento deve crescere molto, molto di più e deve portare ad azioni oggi. Parlare non basta e non possiamo permetterci di aspettare. Non c'è alternativa, la gara è in corso.

La mia gara migliore? Deve ancora arrivare. Credo nel progredire, il tempo è una via a senso unico e voglio andare con i tempi. Guardare indietro non fa altro che rallentarti. 

Non vedo l'ora di correre su circuiti sconosciuti e troverò nuove sfide. I segni che ho lasciato in pista resteranno finché il tempo e la pioggia non li laveranno via. Nuovi ne verranno scritti. Il domani appartiene a quelli che gli danno forma oggi. La prossima curva è in buone mani, con la nuova generazione che l'ha già imboccata.

Credo che ci sia ancora una gara da vincere. 

Addio e grazie per avermi lasciato condividere la pista insieme a voi. Ne ho amato ogni pezzetto". 

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