Red Bull-Porsche, Horner rivendica l'autonomia decisionale del team

Red Bull-Porsche, Horner rivendica l'autonomia decisionale del team© Getty Images

Intorno all'accordo con Porsche si addensano fosche nubi, Horner e Marko sono contrari a un controllo Porsche al 50% di Red Bull: "La forza del team è nel muoversi rapidamente"

Fabiano Polimeni

02.09.2022 ( Aggiornata il 02.09.2022 15:29 )

Mette i puntini sulle "i", Christian Horner. Lo fa ripescando considerazioni note, già di Helmut Marko nel recente passato e le indirizza non solo all'accordo in discussione con Porsche ma anche a un potenziale, alternativo, ritorno della collaborazione con Honda in vista del 2026.

Red Bull Powertrains è una struttura in grado di realizzare autonomamente il motore 2026, l'intera power unit.

La puntualizzazione vale a dire come un partner sia utile ma non indispensabile e, soprattutto, c'è un interesse Red Bull Racing a continuare a gestire in autonomia l'attività Formula 1.

I limiti di una proprietà al 50-50

Dopo l'annuncio di Audi, in Belgio, sull'esordio in Formula 1 nel 2026, si attendeva l'ufficializzazione del rapporto tra Porsche e Red Bull. Accordo introdotto da tempo e con un documento trapelato nelle scorse settimane, di un'acquisizione del 50% da parte di Porsche in Red Bull Technology. È una fetta importantissima del controllo sulla società dalla quale dipende anche la divisione Red Bull Racing.

Red Bull, la forza di essere indipendenti e rapidi

La finalizzazione dell'accordo Porsche-Red Bull è in stand by, legata proprio alla volontà di chi opera in Red Bull Racing - quindi Horner e Marko, senza tralasciare l'autonomia di un'area tecnica diretta da Newey - di avere garantita l'indipendenza decisionale. Decidere autonomamente, in fretta e, va da sé, con mani libere sulle risorse da destinare - entro i limiti dei budget cap -.

In sintesi, se le discussioni al livello di proprietà tra Mateschitz e Porsche hanno portato all'equilibrio 50-50 in vista del 2026, a chi "sta sul campo" è un bilanciamento che non sta bene affatto.

Ha parlato con toni chiari, Horner a Zandvoort: "Red Bull è sempre stata una squadra indipendente ed è uno dei nostri punti di forza. 

Ha rappresentato l'ossatura di ciò che abbiamo ottenuto e la capacità di muoverci rapidamente fa parte del nostro dna.

Non siamo un'organizzazione gestita nelle modalità di una società, questo è uno dei nostri punti di forza e del modo in cui gestiamo la squadra corse: rappresenta un prerequisito assoluto per il futuro", spiega a Sky UK.


1 di 2

Avanti
  • Link copiato

Commenti

Leggi autosprint su tutti i tuoi dispositivi