Le condizioni di partnership paritetica, 50-50, sono ritenute essenziali dal marchio tedesco. Horner e Marko, invece, a rivendicare l'autonomia decisionale di Red Bull Racing. Salta l'accordo meno "in dubbio" nei mesi scorsi
Recentemente, Christian Horner aveva ribadito in modo inequivocabile come la rapidità decisionale, l'indipendenza e l'autonomia di Red Bull Racing nel gestire l'attività Formula 1 fossero precondizione assoluta e non negoziabile per chiunque avesse voluto unirsi in partnership.
Una valutazione valida per Porsche come anche rivolta a Honda, qualora i giapponesi decidessero per un ritorno in Formula 1 nel 2026, un impegno tecnico accanto a RB Powertrains.
Red Bull Powertrains ha tutto il necessario a produrre la propria power unit, ha scandito Horner.
Quanto a Porsche è interessante che lasci uno spiraglio su una Formula 1 che è stata indicata quale vetrina globale utile al brand diretto da Oliver Blume - recentemente nuovo a.d. del Gruppo Volkswagen -.
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