Red Bull ha i due titoli mondiali in mano e celebrare la vittoria in Giappone sarebbe la ciliegina sulla torta per il marketing. Helmut Marko analizza l'andamento della stagione
La fotografia del mondiale, a 6 gare dal termine, è una narrazione piuttosto ordinata e facile da fare. Red Bull ha meritato il primato perché ha sbagliato meno, anzi: ha compiuto mosse strategiche cruciali. Ha saputo recuperare sul terreno tecnico riducendo notevolmente il sovrappeso del progetto RB18.
Helmut Marko passa in rassegna la stagione, dai ritiri subiti in avvio, dettati dalla ricerca della riduzione di peso, rivela oggi. La capacità di sviluppo presente a Milton Keynes non si scopre certo con la crescita prodotta nel 2022, è stato un percorso piuttosto diverso nei tempi di introduzione degli aggiornamenti se paragonato alla Ferrari.
A Maranello certo non è mancato lo sviluppo, le numerose configurazioni d'ala posteriore, il grande passaggio del Paul Ricard sul fondo. Sono miglioramenti sensibili, innegabili, come la riduzione del divario di velocità di punta ottenuto con l'evoluzione di Barcellona.
"La nostra macchina è migliorata in continuazione, la Ferrari dall'altra parte ha sofferto problemi tecnici, ci sono stati anche errori di guida. Nel tempo, quello che era un ritardo in classifica si è tramutato in una leadership comoda a nostro vantaggio", commenta Marko intervistato dalla tv austriaca Orf.
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