Verstappen non ha fretta, a Singapore occhi puntati sulla qualifica

Campione già a Singapore, sebbene gli incroci dettati dalla matematica rendano l'assegnazione del mondiale Piloti non così probabile a Marina Bay. Più probabile che sia a Suzuka, sette giorni più tardi, l'incoronazione di Max Verstappen nuovamente re e iridato.

Lui non cura particolarmente il dettaglio, in fondo "non c'è fretta". 

"Non penso davvero al campionato, voglio solo correre un week end positivo e prendere le gare una dopo l'altra, non c'è fretta", dice preparandosi al ritorno su una pista molto dura per i piloti. 

Questa RB18 corre ovviamente per vincere anche a Singapore, con la rivale Ferrari che introdurrà un fondo ancora evoluto e dovrà confermare i progressi mostrati a Monza; una Mercedes poi da decifrare, potenzialmente con l'occasione buona per correre là davanti.

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Il circuito esprime caratteristiche diametralmente opposte a Monza, chiede un esercizio sul quale a Monaco la F1-75 ha brillato, molto meno Verstappen. Era tutta un'altra Red Bull, allora.