Debrief F1: Ferrari contro Red Bull, l'analisi a sei gare dalla fine

Debrief F1: Ferrari contro Red Bull, l'analisi a sei gare dalla fine

A Singapore inizia la fase finale di una stagione che sta per incoronare Max Verstappen campione del mondo. Ecco cosa è mancato alla Ferrari per giocarsela fino alla fine

Giorgio Ferro

28.09.2022 12:45

Mancano sei Gp al termine dell’anno e Verstappen sta ormai procedendo ad ampie falcate verso il suo secondo titolo mondiale consecutivo. 116 punti di margine su Leclerc sono un robusto cuscinetto di protezione per poter affrontare in serenità gli eventi rimanenti. Serenità in cui vive anche tutto l’ambiente Red Bull, visto che il gap di 139 punti sulla Ferrari nella Classifica Costruttori è ormai garanzia sufficiente di successo finale.

Numeri che sono sinonimi di stradominio. Eppure, non tutti i dati emersi finora sono stati così clamorosamente a favore della Red Bull e di Verstappen. Per cui oggi avremmo anche potuto vivere un finale di stagione ben diverso da questo, se…

La Ferrari regina del giro veloce

Innanzi tutto, il dato più consistente emerso in questi primi sedici weekend di F1 è rappresentato dal numero di pole position ottenute. Ed è un dato che contrasta vistosamente con le registrazioni in classifica che abbiamo visto prima. Quest’anno Charles Leclerc ne ha conquistate ben otto e Carlos Sainz altre due. Ovvero una Rossa è partita dalla prima casella in griglia nel 63% dei Gp fin qui effettuati. Una percentuale notevole, anche questa sinonimo di stradominio. Percentuali raggiunte (e talvolta superate) solo dalla Mercedes “spaziale” degli ultimi anni, quella che ha dominato in lungo e in largo la scena mondiale. Però la Ferrari non sta dominando…

Una percentuale che la Rossa non aveva mai raggiunto negli ultimi quindici anni, nemmeno quando ha vinto il suo ultimo titolo mondiale Costruttori. Era il 2008, quindici anni fa. Allora Massa e Raikkonen conquistarono la pole position otto volte in 18 Gp. Da allora in poi – se escludiamo la felice parentesi del 2019 con Leclerc più veloce di tutti per ben sette volte – i risultati della Rossa sono sempre stati piuttosto deficitari al sabato.

Anno straordinario, dunque, questo 2022 per le performance della Ferrari nel giro secco, in cui Leclerc ha dato mediamente due decimi e mezzo a Verstappen. E bisogna dar merito ai tecnici di Maranello di aver messo in pista una F1-75 decisamente veloce. Eppure le classifiche mondiali dicono tutt’altra cosa. Cos’è dunque successo tra i fasti delle qualifiche e la raccolta punti della domenica?


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