Newey: ecco cosa ci ha insegnato il dominio Mercedes

Newey: ecco cosa ci ha insegnato il dominio Mercedes© Getty Images

Red Bull prepara il 2023 sapendo di avere una RB18 dai "fondamentali" sani, con uno sviluppo ancora da esprimere. Newey spiega la reazione giusta del team alla crisi iniziata nel 2014

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Fabiano Polimeni

15.12.2022 ( Aggiornata il 15.12.2022 17:19 )

Red Bull ha inaugurato un ciclo vincente. Due mondiali Piloti consecutivi, il ritorno alla vittoria nel Costruttori e, soprattutto, un progetto subito riferimento tecnico all'esordio di una nuova fase della F1.

Le premesse sono diverse dalla rivoluzione che avvenne nel 2014, di conseguenza lo sarà l'inscalfibilità del trono. L'introduzione delle power unit turbo ibride portò una formula su misura della Mercedes, che seppe muoversi meglio di tutti sul piano politico nel passaggio tra la i motori V8 con il Kers e le enormemente complesse power unit. Un vantaggio competitivo enorme.

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Ricorda i tempi difficili iniziati nel 2014, dopo un'era di dominio Red Bull-Renault, Adrian Newey. Anni che insegnarono una lezione importante, quella di "avere un motore decente.

Quando abbiamo affrontato l'era ibrida, Renault l'aveva interpretata erroneamente, fu un passaggio piuttosto sconfortante perché realizzammo come nell'immediato futuro, se avessimo fatto un lavoro spettacolare, avremmo potuto strappare una vittoria di tanto in tanto ma non avremmo mai vinto un campionato", spiega il progettista inglese.

Red Bull, al lavoro aspettando tempi migliori

Da dominatori a spettatori del dominio altrui, senza che a Milton Keynes si smobilitasse la struttura: "Fu un momento di reset. Penso che uno dei punti forti della squadra sia stato il mettersi d'impegno e superare quel periodo in modo da essere in grado di rispondere, una volta avuta nuovamente una buona power unit con la partnership Honda".

Se Red Bull sarà in grado di aprire un simile ciclo vincente lo dirà il 2023, carico di insidie con le modifiche all'aerodinamica del fondo e le limitazioni allo sviluppo che la squadra dovrà subire, conseguenza dello sforamento del budget cap sul 2021.

La base offerta dalla RB18 è vincente, ha allungato sulla concorrenza con gli sviluppi durante l'anno e, in ottica 2023, c'è un nuovo telaio alleggerito già realizzato a stagione in corso, sebbene mai gettato nella mischia. 

RB18 sana nei fondamentali

"La RB18 è una macchina della quale possiamo andare molto orgogliosi, tanto quanto la battaglia serrata per il campionato 2021", spiega Newey. "Abbiamo riposto senza dubbio troppe risorse su quella lotta, sottratte a questa nuova macchina con nuovi regolamenti che sapevamo sarebbero arrivati. 

Ci siamo concentrati sul provare a fare bene i fondamentali, comprese le sospensioni anteriori e posteriori, i radiatori. Abbiamo faticato un po' con il porpoising nei test ma avevamo già condotto un po' di ricerche e sapevamo grossomodo cosa serviva per migliorare".

Sospensioni, soprattutto quella anteriore, che sono risultate tra i punti vincenti del progetto, per la disposizione del triangolo superiore - passante in parte per il cockpit - e cruciale nel controllare le variazioni d'assetto nei trasferimenti di carico longitudinali. 


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