Ross Brawn, un consulente di lusso per la F1

A fine 2022 si è ritirato dal ruolo di direttore generale degli aspetti legati al Motorsport in Formula 1. Un ruolo assunto con l'ingresso di Liberty Media, in quella che per Ross Brawn è stata una mansione inedita nei decenni di carriera trascorsi nella massima serie.

Con l'uscita di scena ha anche sottolineato il disinteresse in ruoli all'interno di un team. Disinteresse del periodo in cui disse addio a Mercedes, per tornare con l'offerta avanzata da Liberty Media; disinteresse di un inverno 2022 che ha registrato una serie di movimenti in ruoli manageriali all'interno di diverse squadre.

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Non esclude un ritorno, sebbene delinei in modo netto la disponibilità data alla Formula 1 e a Stefano Domenicali. 

Pronto a dare suggerimenti

"Terrò un po' di interesse sulla F1. Stefano è un ottimo amico e gli ho detto come il mio telefono sia sempre acceso", spiega Brawn ad Autosport.

"Quindi, se ci sarà qualsiasi cosa sulla quale potrò essere d'aiuto - e non prenderà troppo del mio tempo -, sarò assolutamente felice di poter dare una mano. Sarà un ruolo di consulente più che un ruolo attivo".

Lascia una Formula 1 mai tanto in salute nel suo business, per visibilità globale, volume d'affari generato e capacità di espansione. Lascia una categoria che ha riscritto le regole tecniche nel 2022, migliorando sostanzialmente la qualità delle gare. Un lavoro congiuto tra F1 e FIA, nel gruppo tecnico di lavoro, che ha prodotto i primi risultati: al 2023 il compito di confermarli.

Lascia una F1 che, all'orizzonte, ha un'altra sfida tecnica da monitorare, con la rivoluzione dei motori nel 2026. Dell'esperienza di Ross Brawn e dei consigli preziosi di un consulente di lusso, c'è da giurare, in molti potrebbero averne bisogno in futuro.

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