McLaren, le risorse ancora assenti per un recupero stile Ferrari

In gran spolvero nel 2021, deludente nella stagione della nuova era della F1 a effetto suolo. McLaren ha approcciato in modo troppo conservativo il 2022 per soluzioni tecniche, con un percorso di sviluppo che non ha permesso al team di prendersi la quarta posizione nel Costruttori.

La sconfitta nei confronti di Alpine è dovuta anche al rendimento insufficiente di Ricciardo, il cui apporto di punti è stato circa 3 volte inferiore al bottino garantito da Norris (122 punti contro 37).

A Woking, con l'uscita di Andreas Seidl, toccherà ad Andrea Stella, figura di lungo corso in McLaren, guidare il team e riportarlo alla competitività buona per vincere e ottenere podi. C'è, soprattutto, da proseguire un lavoro di potenziamento delle strutture tecnologiche a disposizione.

Impossibile un recupero come quello Ferrari

Parla di quelle che sono un po' le premesse della competitività, Zak Brown, nel dire perché McLaren non è stata in grado di operare il recupero prodotto dalla Ferrari, che dal settembre del 2021 ha avviato il nuovo simulatore.

"La Ferrari aveva tutte le risorse per realizzare il tipo di macchina che ha fatto lo scorso anno, pensate alla galleria del vento e a tutte le attrezzature a disposizione. Hanno i piloti, hanno il budget e la tecnologia.

Il nostro simulatore e la nostra galleria del vento non saranno pronti prima di quest'anno", spiega Brown in un'intervista gli olandesi di Racing News 365.

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"Non mi sorprende che la Ferrari abbia fatto un passo avanti prima di noi. Non mi aspettavo che noi riuscissimo a farlo altrettanto in fretta, semplicemente perché ci manca ancora qualcosa sul piano delle strutture".

Sarà solo con la progettazione della monoposto 2025 che McLaren potrà beneficiare appieno della piena operatività della nuova galleria del vento, cruciale per lo sviluppo quanto lo sono gli strumenti di simulazione avanzata.

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