Symonds, dall'idea di pensionamento alla conferma a direttore tecnico

Symonds, dall'idea di pensionamento alla conferma a direttore tecnico

I piani del tecnico inglese erano chiari: lasciare la Formula 1 a fine 2022. Una prospettiva rimessa in discussione con l'intervento di Stefano Domenicali

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17.01.2023 ( Aggiornata il 17.01.2023 17:21 )

Un pezzo del muretto Benetton di metà anni Novanta si è ritrovato a scrivere quello che è il presente tecnico della Formula 1 e prospettare il futuro. Pat Symonds da un lato, responsabile tecnico, Ross Brawn dall'altro, direttore generale Motorsport.

Se Brawn ha salutato il Circus, ritirandosi a fine 2022 e con una porta aperta su possibili consulenze esterne, diversa è la storia di Symonds. L'idea di lasciare il proprio ruolo al termine della scorsa stagione era qualcosa in più di un prospettiva: una decisione di fatto già presa. 

"Avevo un piano per andare in pensione la scorsa estate e il preavviso che avevo dato era stato accettato. Poi, Stefano ha saputo la cosa e ha pensato non fosse una buona idea. Così, eccomi ancora qui, ancora nel mio ruolo e ci sarò ancora per un bel pezzo", ha spiegato il tecnico inglese, intervenuto all'Autosport International business forum.

Le power unit 2026 la prossima sfida tecnica

Portato al debutto il nuovo corso tecnico delle monoposto a effetto suolo, nel 2022, il prossimo passo, rivoluzionario sul piano tecnico, è atteso nel 2026 con le power unit prive di MGU-H, alimentate da e-fuels e con una componente elettrica tre volte più potente rispetto all'attuale ERS. 

L'editoriale del Direttore: Ferrari a tutto campo

Il lavoro del gruppo di tecnici coordinato da Symonds e Brawn per la componente relativa a Formula 1, Tombazis in rappresentanza della FIA, ha curato la scrittura del regolamento tecnico con in mente una maggior facilità per le monoposto di correre in aria affetta da turbolenze. I progressi nella qualità delle battaglie in pista e nella facilità per i piloti a seguire altre macchine sono stati evidenti.

Il 2023 dovrà confermare tale direzione, in una stagione che vedrà comunque importanti novità. Su tutte, l'incremento dell'altezza del bordo del fondo, un'area cruciale per la produzione del carico aerodinamico e sulla quale la FIA ha inteso intervenire per superare i problemi di porpoising vissuti nella prima metà del 2022.


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