L'impegno nei rally, il ritorno alla vittoria, è l'obiettivo centrale per Abiteboul in Hyundai. Una presenza in F1 dovrà essere decisa dai vertici se ritenuta funzionale al marchio
È uno dei marchi dei quali si è parlato, tra i rumours, quale possibile, grande costruttore in arrivo in Formula 1 nei prossimi anni. Hyundai ha una presenza consolidata nel mondiale rally, mentre sul fronte industriale è tra i più vivaci marchi sulla scena nella proposta di auto termiche, ibride ed elettriche.
Un impegno in Formula 1 può rientrare tra le strategie future? La vetrina sarebbe globale, la più importante e ricca, peraltro richiederebbe uno sforzo di capitali proporzionale per provare a ben figurare.
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È cauto Cyril Abiteboul nel prospettare i piani sportivi del marchio. Alla vigilia del Rally di Montecarlo è stato ufficializzato nel ruolo che è stato di Andrea Adamo e sui rally concentra le attenzioni Hyundai.
L'interesse verso la Formula 1 resta senza risposta, quando spiega: "Non voglio dire sì, perché verrebbe interpretato come Hyundai che entra in Formula 1.
Ripeto, dobbiamo accertarci che sia un impegno funzionale al business Hyundai. In questo momento è il rally che serve al e la priorità è che resti tale, lavorando con la FIA e i promoters. Se avremo bisogno di impegnarci in altro, in aggiunta, vedremo a tempo debito: adesso non è la priorità", riporta motorsport.com.
"Non c'è nessun piano nello specifico. Dobbiamo capire quali sono le esigenze del business e come poterlo supportare. Il rally è stata la soluzione migliore per sostenere il segmento delle auto piccole, dovremo capire in quale direzione andrà e assicurarci che l'impegno nei rally sia rilevante a tale proposito. Resta sicuramente la priorità, adesso. Ci stiamo preparando e dobbiamo vincere".
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