Fernando sottolinea l'importanza del confronto con Lance Stroll per capire la AMR23 rispetto alla AMR22. Parole di cortesia o vero contributo del quale Aston ha dovuto fare a meno?
Lance Stroll è volato da Barcellona in direzione Silverstone, quartier generale Aston Martin, lunedì. Proverà al simulatore e dal team ci si aspetta una decisione sulla presenza o meno del pilota canadese nel week end in Bahrain, dopo lo stop imposto dalla frattura ai polsi, durante un allenamento in bici.
Felipe Drugovich è pronto a sostituirlo, come avvenuto già nei test della scorsa settimana.
Dell'assenza di Stroll dai test ne ha parlato Fernando Alonso. Le impressioni restituite dalla Aston Martin AMR23 sono state molto positive e si attende la conferma quando tutti andranno alla ricerca della prestazione, da venerdì prossimo.
Un quadro positivo nel quale l'assenza di Stroll ha avuto comunque una sua rilevanza, che Alonso spiega: "Ci ha condizionati molto l'assenza di Lance. Alcuni dei miei commenti o delle sensazioni che ho avuto in macchina, non sapevamo se erano caratteristiche trovate in una squadra nuova o cose di Aston Martin che Lance aveva già individuato".
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Parole alle quali abbinare i fatti, che dicono di prove condotte da Fernando con la AMR22 sia nel test di fine stagione ad Abu Dhabi che in quello completato a Jerez per il test Pirelli di inizio febbraio. Quanto basta a un campionissimo come Alonso per farsi più di un'idea, chiara, su pregi, difetti e caratteristiche di una monoposto come la Aston Martin 2022.
"Le sensazioni sul pedale del freno, sul servosterzo, tutte queste cose da capire - se rappresentano delle novità di questa macchina o una tradizione che si porta dietro la squadra -: senza di lui non siamo riusciti a fare questi confronti, speriamo possa tornare presto".
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