McLaren in crisi, Norris indica gli esempi Aston Martin e Ferrari

Sono bastati i test in Bahrain per registrare la crisi McLaren. La MCL60, prima ancora di correre la prima gara, anticipava grandi aggiornamenti in arrivo a Baku. Dovranno risollevare una situazione difficile, che ha visto l'arretramento della squadra di Woking rispetto al ruolo di quinta forza nel 2022, peraltro già una stagione al di sotto di quanto mostrato 12 mesi prima.

Andrea Stella ha descritto con estrema chiarezza, come anche Zak Brown, i mancati target prestazionali del progetto nella sua versione d'esordio.

Gli sviluppi ai quali si lavora già da tempo, prima che la monoposto arrivasse in pista, dovranno aiutare la risalita e le indicazioni dagli strumenti di simulazione in fabbrica supportano una crescita che dovrà concretizzarsi, in pista, dal GP a Baku.

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Per Lando Norris si prospetta un altro campionato da affrontare nelle battaglie a metà schieramento, lui che al progetto McLaren si è legato fino al 2026, dimostrando fiducia e concedendo tempo al team dove le indiscrezioni indicano in arrivo David Sanchez, dopo le dimissioni in Ferrari. Sarebbe un ritorno, quello del tecnico aerodinamico, avendo già operato in McLaren tra il 2007 e il 2012.

I numeri del miglioramento atteso da Norris

Indica Aston Martin, Lando Norris, quale esempio del possibile recupero, avvenuto dopo due campionati fallimentari per risultati e prestazioni. 

"Abbiamo visto chiaramente che grande passo ha compiuto Aston Martin da un anno all'altro e quanto sia stato grande il miglioramento della Ferrari tra il 2021 e il 2022.

So che entrambi questi progressi sono avvenuti fuori dalla stagione e forse c'è un potenziale maggiore per fare grandi cambiamenti. Tuttavia, non c'è motivo per cui, durante il campionato, non si possa migliorare del 50 o del 75%", le parole di Norris a RacingNews365.