Prost, lode a Newey: "Ancora al vertice nonostante i suoi fantastici record"

Prost, lode a Newey: "Ancora al vertice nonostante i suoi fantastici record"© Getty Images

Alain ha raccontato alcuni aneddoti curiosi sul suo rapporto collaborativo con Newey, incontrato alla Williams nel 1993 e poi più avanti nelle vesti di consulente Renault, quando la Pu francese equipaggiava le Red Bull

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29.03.2023 ( Aggiornata il 29.03.2023 13:01 )

Alain Prost ed Adrian Newey hanno lavorato insieme un solo anno nella loro carriera, ma quell'anno, il 1993, è stato sufficiente per portare a casa due titoli e dominare per tutta la stagione. Con la magnifica Williams FW15C progettata da Newey e Patrick Head, il francese porterà a casa il suo quarto ed ultimo titolo iridato, annunciando il ritiro a fine stagione.

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Adrian unico nel suo genere

Oggi Newey è ancora in griglia a collezionare titoli iridati, e Prost, ricordando i giorni trascorsi assieme, non ne è sorpreso: "Adoravo parlare con Adrian – ha detto il francese nel podcast della F1 Beyond the Grid –, perché è un tipo che ti ascolta e ti fa domande per tutto il tempo. Non puoi avere un diverbio con lui: tu parli e lui ti ascolta, ma poi fa quello che pensa sia il meglio, senza dirti mai cosa farà, né se hai ragione o torto. Niente di niente, ascolta e parla. Apprezzavo molto questo modo di fare. Forse è proprio per questo che è il migliore. Oggi tutti pensano che Adrian sia ancora un ingegnere vecchio stampo, non so come lavori adesso ma ricordo che quando andavo a trovarlo nel suo ufficio alla McLaren disegnava a mano alcune parti dell’auto. Questo è incredibile, ed è fantastico anche per gli ingegneri che lavorano con lui, perché porta energia e sinergia sfruttando le sue fantastiche capacità intellettive".

Newey era unico anche per il fatto che amava provare le sue vetture, una scoperta che lasciò sbalordito il quattro volte iridato: "Quando abbiamo lavorato insieme nel 1993 non sapevo che guidasse le vetture, ed è lì che si vede la passione. Io non sapevo di questo suo modo di fare. Adrian però non si sentiva pilota, non avrebbe mai fatto un paragone perché sa che la F1 è molto diversa, non mi avrebbe mai detto 'Io ho guidato questa macchina ed ho guidato quella, ho provato questo e quello, avevamo le stesse sensazioni?'. Tuttavia come attitudine siamo molto simili, da pilota vuoi sempre avere il meglio a disposizione ed Adrian pure, per questo ti parlerà senza farti domande, ma la risposta sarà naturale perché è come se facesse parte della tua famiglia. Da questo punto di vista è diverso".

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Anche Adrian si arrabbia

Dietro un carattere apparentemente mansueto, si nasconde un fuoco pronto a divampare. Prost in vita sua ha avuto modo di vedere anche un Newey molto arrabbiato, soprattutto quando, da consulente Renault, riceveva le lamentele da parte della Red Bull: "L'ho visto anche arrabbiato. Quando ero alla Renault abbiamo avuto alcuni guai meccanici al motore io ero quello che veniva mandato a parlare con la famiglia di Verstappen, con Horner, Marko o Adrian. Una volta ricordo che a Spa sono andato in ufficio ed ero quasi spaventato dalla reazione, non è stata una bella esperienza. Ho visto Adrian molto, molto arrabbiato alcune volte, perché è un competitivo, uno che pensa di star facendo la macchina migliore e uno che vuole avere i risultati, per cui non può accettare problemi di affidabilità. E' un competitivo ed a volte può spazientirsi anche lui. Prima di quella volta non l’avevo mai visto così prima. Oggi non è più giovane, vanta un’esperienza lunghissima e dei record fantastici, tuttavia è lì ancora adesso, motivato e arrabbiato come lo era un tempo, e apprezzo molto questo aspetto".


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