Schumacher: "Mercedes, che squadra. Voglio correre, sto crescendo"

Schumacher: "Mercedes, che squadra. Voglio correre, sto crescendo"© Getty Images

Il tedesco ha inaugurato un dietro personale sui canali della scuderia: dall'ingresso in fabbrica al lavoro al simulatore, dalla convivenza con Hamilton e Russell al confronto sul campo con gli ingegneri, ecco i primi mesi di Mick a Brackley

14.04.2023 ( Aggiornata il 14.04.2023 15:28 )

E' un Mick Schumacher in versione studente, quello del 2023. Con calma, pazienza ed il desiderio di tornare in griglia di partenza nel 2024, il tedesco sta vivendo con entusiasmo il suo anno da terzo pilota alla Mercedes, un'esperienza che racconterà a tappe nel suo "diario" sui canali ufficiali della scuderia anglo-tedesca.

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Una struttura da lasciare senza fiato

Schumacher ha parlato in prima persona del suo arrivo in squadra: "Mi sono ambientato alla grande sin da quando sono entrato nella Mercedes. Tutti hanno una mentalità molto aperta nei miei confronti e questo mi ha fatto sentire il benvenuto sin dal primo momento in cui sono entrato nello stabilimento di Brackley. Ho trascorso molto tempo lì in questi primi mesi. E' un'organizzazione davvero impressionante. Ho visitato la factory nel 2014 da giovane pilota e all'epoca mi ero persino intrufolato nel simulatore, ma ora è tutto molto più grande rispetto ad allora! E' una struttura all'avanguardia, è impressionante il modo in cui sono disposte le cose e per come ogni dettaglio è molto curato. Mi sto ancora abituando al livello di preparazione che si vede qui e sto cercando di assorbire quante più informazioni possibili. Inoltre, ci sono ancora molte persone che non ho incontrato, ma sin qui è stato divertente conoscere quanti più colleghi possibile".

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Lavoro al simulatore, con George e con Lewis

Il ruolo da terzo pilota prevede tanto simulatore e, all'occorrenza, correre in sostituzione di uno dei due piloti titolari in caso ce ne sia bisogno: "Il punto centrale del mio impegno qui è stato lavorare al simulatore. Avendo già corso con questa tipologia di vettura, ho una buona conoscenza di come guidare queste macchine. Questo mi ha aiutato nel mio ruolo finora e spero abbia dato qualcosa al team. Cercherò di essere una risorsa in più per lo sviluppo durante tutto l'anno. Il team del simulatore è stato molto gentile con me ed è stato fantastico lavorare insieme. E' impressionante guidare con questo simulatore, perché è molto avanzato e ho spinto per fare il più possibile. Non mi basta sedermi al volante e poi restare in disparte, voglio essere d'aiuto ovunque posso. Certo, non è come guidare nella realtà, e mi piacerebbe davvero guidare la W14!

E' stato anche affascinante lavorare con Lewis e George. È un periodo interessante per me perché posso guardare cosa fanno loro e collaborare con due piloti fantastici, cosa che non sempre riesci a fare. Ho imparato molto su ciò che è importante in termini di preparazione ai weekend di gara; sento di aver già acquisito tantissime conoscenze da aggiungere al mio bagaglio di competenze. Non pensavo che avrei imparato e migliorato così tanto in così poco tempo in questo mio nuovo ruolo".

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Le lezioni sul campo

Anche seguire la squadra sui campi di gara è un'esperienza formativa: "Un pilota di solito non riesce a sentire cosa succede tra tutti gli ingegneri mentre è in pista - ha proseguito Mick -, e devo dire che anche l'ascolto durante le sessioni è stato estremamente interessante. Sono rimasto piuttosto scioccato dalla prima gara della stagione in Bahrain, non mi aspettavo l'enorme quantità di scambio di informazioni che avviene. Non sai cosa ti perdi finché non ne fai effettivamente parte. Quello che apprezzo davvero nel lavorare con quegli ingegneri è che ti ascoltano con sincera attenzione e la tua opinione è importante, e dal punto di vista emotivo è speciale che molte persone che tuttora lavorano per il team lavoravano qui già quando guidava mio padre".

L'allenamento e l'adrenalina

Staccare mentalmente di tanto in tanto è utile, ed è perfetto quando si riesce a trovare uno sport utile sia per divertirsi che per allenarsi: "Tutti lavoriamo sodo, ma è importante mantenere un equilibrio e concedersi un po' di svago. Sono arrivato in anticipo in Australia e sono andato a fare surf. Non direi di essere un grande surfista, ma devo dire che ho imparato ad amarlo e sento che non è solo un divertimento, ma è anche molto utile per allenarsi. Pure a casa in Svizzera faccio molto surf. Sì, può sembrare strano quando si parla di un paese che non è famoso per le sue spiagge, ma abbiamo un luogo per il surf vicino a dove vivo. Tuttavia, non può battere la scarica di adrenalina che ti danno le corse e sono entusiasta di tornare a Brackley per continuare il nostro lavoro. Stiamo facendo molte sessioni al simulatore prima della prossima gara a Baku, faremo un po' di chilometraggio virtuale e spingeremo al massimo per portare miglioramenti alla macchina.

Per finire la prima puntata del mio diario, volevo parlare direttamente con voi fan. Grazie a tutti per il caloroso benvenuto nel team e per il supporto che mi avete dimostrato. Non è un segreto che, come ogni pilota, mi piacerebbe essere là fuori a correre. Il mio ruolo attuale però mi sta aiutando a crescere e svilupparmi, il che è fantastico".

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