Andretti Cadillac in F1, Michael indica la data decisiva

Andretti Cadillac in F1, Michael indica la data decisiva

La candidatura è stata avanzata alla FIA e ci vorranno ancora alcuni mesi prima di una pronuncia definitiva sull'ammissione o meno in Formula 1. Wolff e Horner ribadiscono la posizione dei team

Fabiano Polimeni

09.05.2023 ( Aggiornata il 09.05.2023 13:05 )

Continua a lavorare al progetto Formula 1, Michael Andretti. Miami è stata l'occasione per fornire un aggiornamento sul percorso di selezione avviato dalla FIA e indicare le tempistiche per arrivare a una decisione definitiva sull'ammissione o meno di uno o due nuovi team in Formula 1, a partire dal 2025. 

Nel week end corso in Florida, il tema dell'undicesima squadra in griglia è tornato attuale anche tra i team principal, che hanno ribadito posizioni note, contrarie, all'apertura del business ad altre squadre.

Sterzi a parte: tutti a Imola per salvare il nostro GP!

Con una puntualizzazione firmata Toto Wolff: "Anzitutto, noi squadre non abbiamo parola in merito. Se ci venisse chiesto avremmo una nostra opinione ma non facciamo parte del processo di selezione o meno di un team". La vicenda è una materia formalmente di competenza esclusiva della FIA, concretamente è una competenza concorrente FIA-F1.

Luglio la data decisiva

"Stiamo lavorando sulla candidatura, siamo nel bel mezzo del processo in corso con la FIA e stiamo per presentare, questa settimana, la pratica definitiva. Confidiamo di ricevere una risposta a metà luglio, stiamo facendo buoni passi in avanti", ha commentato Michael Andretti a Sky Sports. Andretti Cadillac ha avviato il percorso di reclutamento tecnici lo scorso marzo, sebbene non in via ufficiale. Abbiamo già riportato di come Nick Chester sia il direttore tecnico in pectore del progetto Andretti Cadillac che opererà a Banbury. 

"Stiamo mettendo in piedi la squadra e appronteremo una struttura in Inghilterra, dove avremo la struttura ingegneristica del team F1", conferma Andretti. "Se l'accordo andrà avanti per la presenza in F1, vorrò fare anche la F3 e F2".

Horner e la domanda semplice: chi paga?

Ai requisiti del bando di gara previsti dalla FIA, con la Formula 1 che potrà chiedere garanzie ulteriori, si somma la vicenda di un "gettone" destinato a essere ben superiore ai 200 milioni di euro dell'attuale quota anti-diluizione. Le indicazioni in tal senso sono state chiare da parte di Liberty Media, d'altronde il valore della F1 odierna e i benefici dall'essere in griglia sono nettamente superiori a quelli del tempo in cui la FIA definì la somma a garanzia dei team presenti nel mondiale.

L'evoluzione del processo di selezione non ha eliminato i mal di pancia delle squadre, riassunti senza difficoltà da Christian Horner: "I problemi restano gli stessi di 12 mesi fa, sotto il piano fiscale e in termini di chi andrà a pagare. Qual è l'incentivo per una squadra già presente ad accettare un undicesimo team? Se si diluiscono i ricavi dei 10, è come chiedere al tacchino di votare per il Natale. Perché le squadre dovrebbero farlo?

Liberty è pronta a pagare e finanziare un undicesimo team? La Fia è pronta a ridurre i propri diritti per aiutare a far posto a un altro team?", si interroga il team principal Red Bull. Posizione peraltro diffusa fino a essere unanime o quasi, al netto delle maggiori aperture verso Andretti Cadillac mostrate da McLaren e Alpine.

Stringersi un po' per fare spazio

Tra tutti i "problemi", di certo il più bizzarro è relativo all'organizzazione logistica: "Ci sono tutti gli aspetti finanziari ma, al di là di questo, per come si è sviluppata la Formula 1, se guardiamo alla pitlane, in posti come qui a Miami, Monaco, Zandvoort, dove potremmo sistemare un 11° team?". Aggiungi un posto a tavola, insomma, ma solo se il convitato porta un bel dolce.


  • Link copiato

Commenti

Leggi autosprint su tutti i tuoi dispositivi