Alphatauri-Red Bull, presto chiarimenti dalla FIA sui limiti della collaborazione

La materia del trasferimento di soluzioni tecniche tra due team è costantemente monitorato dalla Federazione. Tombazis anticipa l'emanazione di ulteriori chiarimenti ai team per operare nel rispetto del regolamento

07.12.2023 ( Aggiornata il 07.12.2023 13:22 )

Alphatauri ha continuato lo sviluppo fino ad Abu Dhabi, introducendo un'evoluzione al fondo di scuola Red Bull e interpretata anche da Ferrari, come analizziamo sul numero di Autosprint in edicola.

Il team di Faenza vivrà un 2024 di importanti cambiamenti, a cominciare dalla denominazione. Sarà l'intervento meno rilevante tra tutti, se si considerano i cambiamenti a livello operativo, di sviluppo e al comando del team diretto da Laurent Mekies.

Il rapporto di collaborazione tra Alphatauri e Red Bull si intensificherà e l'obiettivo è di risollevare le prestazioni della monoposto affidata a Tsunoda e Ricciardo.

Una collaborazione tecnica sulla quale la FIA monitorerà che avvenga nel rispetto delle regole. Horner ha escluso una riedizione della formula Racing Point, quella che è passata alla storia come la Mercedes rosa.

Progressi Alphatauri slegati dalla collaborazione

Intervistato da motorsport.com, Tombazis, responsabile monoposto della FIA, ha chiarito come ci sia una preoccupazione sempre viva sul rispetto dei limiti alla collaborazione: "E' una preoccupazione non solo tra le due squadre menzionate, ma anche tra altri team.

Riteniamo che Alphatauri nello specifico abbia soluzioni aerodinamiche piuttosto diverse dall'altra struttura, non pensiamo che ci sia alcun segno di una collaborazione diretta. 

Chiaramente stanno lavorando molto e hanno compiuto un passo in avanti, però non penso che si possa dire sia dovuto alla collaborazione". Dal progetto 2024 potrà verificarsi meglio l'ampiezza della condivisione di soluzioni tecniche. Limiti della condivisione sulla quale è il regolamento tecnico a definire quali sono le parti "Transferable Components" e quelle "Listed Team Components", queste ultime da progettare e costruire da sé, salvo la possibilità di esternalizzazione ma non a un altro concorrente iscritto al campionato.

In arrivo nuove istruzioni per collaborare entro i limiti

"Detto ciò, la collaborazione - far si che non accada - è una delle parti difficili del controllo delle squadrePresto dirameremo ulteriori linee guida, per dare alle squadre ulteriori informazioni su come potranno convincerci che non si sta verificando nulla di tutto ciò. È una sfida che non sottovalutiamo, è una delle difficoltà che ci troviamo ad avere. 

L'incentivo principale per la collaborazione tra due team è lo scambio di componenti o anche di una galleria. Non seguiamo i movimenti giornalieri delle persone e non intendiamo farlo. 

Queste due squadre vengono spesso criticate di collaborare solo perché hanno una proprietà comune, ma non è l'unica coppia di squadre che potrebbe collaborare. Potrebbero esserci due team indipendenti che decidono di migliorare aiutandosi a vicenda. Non penso che questo accada, ma sto dicendo che gli strumenti che abbiamo per impedirlo non c'è bisogno che siano legati a componenti fisici venduti da un team all'altro".


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