Domenicali: la F1 si gioca la credibilità, FIA faccia esame di coscienza

BNKR44 - Governo punk: FIA
Negli ultimi anni le critiche alla Federazione Internazionale si sono sprecate, con gli addetti ai lavori che nelle decisioni della FIA non sempre hanno visto un Governo autoritario© Getty Images

L'a.d. della F1 commenta l'ultima uscita della Federazione e sottolinea l'importanza per lo sport - in crescita globale - di rispettare la diversificazione delle competenze. In sintesi: meno ingerenze

19.12.2023 09:50

Credibilità. In un termine, Stefano Domenicali, riassume la posta in gioco nell'esercizio dei ruoli tra FOG e FIA, ovvero, tra chi detiene i diritti commerciali della Formula 1 e chi ne è l'ente di governo.

L'ultima uscita sui Wolff, firmata dalla FIA di Ben Sulayem, ha sollevato l'ennesimo polverone che ha portato, semmai ve ne fosse ancora bisogno, a distinguere chiaramente in due parti il campo: FIA da un lato, squadre e FOG dall'altro. 

Serve gestire la frattura, per evitare che il giocattolo Formula 1 si rompa. Giocattolo che è un business oggi su valori di Borsa inferiori ai massimi storici. Vale 64 dollari ad azione la F1 FWONK, distante dai 74 dollari di valutazione più alta. Ma non è solo la valutazione finanziaria a rappresentare il business.

Quanto vale la Formula 1?

"La valutazione della F1 la puoi determinare sotto vari aspetti. C'è la valutazione della società in Borsa, puramente economica. C'è una valutazione al business collegato alla nostra piattaforma, con tutti partner di altissimo livello che investono, con le squadre, con noi", commenta Stefano Domenicali a La Politica nel Pallone, su Rai Radio 1. 

"C'è da considerare anche la crescita di ascoltatori e di chi segue, che è straordinaria. La vera sfida oggi è quantificare questa crescita - sembra uno scherzo ma non lo è -; valutare l'impatto che i social, la ramificazione dei collegamenti che le nuove tecnologie ci permettono di avere. Dare un dato oggettivo è molto difficile: sicuramente la valutazione è molto alta e dobbiamo pensare come mantenere e migliorare questa base".

FIA-F1 competenze diversificate

Più nel dettaglio della recente posizione della FIA, l'annuncio dell'avvio e l'annuncio la chiusura nell'arco di 48 ore di un'investigazione per potenziale conflitto di interessi in capo a Toto e Susie Wolff, Domenicali sottolinea la necessità di avere una chiara divisione dei poteri. "Credo che più la F1 cresce, più la differenziazione tra FIA e F1 venga ad avere una rilevanza sempre minore. Dobbiamo parlare di una piattaforma sportiva che ha bisogno di una diversificazione delle competenze, che devono essere chiare: ognuno deve farsi un esame di coscienza per fare meglio il proprio lavoro. 

In questo momento abbiamo bisogno di una Federazione che l'esame deve farlo nella maniera giusta. 

Abbiamo la fortuna di poter fare questo lavoro perché ci sono Federazioni (ASN, autorità sportive nazionali; ndr) in giro per il mondo straordinarie, abbiamo - e non potremmo fare a meno - dei commissari di percorso e quanti lavorano con passione: senza il loro lavoro vitale non potremmo svolgere il nostro lavoro.

È chiaro che certi atteggiamenti non vanno fatti e questo è un tema sul quale dovremo costruire in modo costruttivo, com'è nel mio stile, perché qui ci giochiamo la credibilità di quello che sta diventando sempre più grande".

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