F1 2024, dove eravamo rimasti: Alpine

F1 2024, dove eravamo rimasti: Alpine© Getty Images

Una A523 più deludente della A522 e per questo una A524 di rottura, senza dimenticare il ritardo sulla power unit e gli investimenti per crescere ancora, tra simulazione e nuove strutture: dopo il 6° posto in solitaria del 2023 Alpine punta a migliorare, ma non sarà facile

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26.01.2024 ( Aggiornata il 26.01.2024 10:55 )

La macchina: Pu non all'altezza, ma non solo

Ridurre le mancanze della A523 tutte ad una power unit non all'altezza, nonostante un ritardo prestazionale conclamato (anche se non condiviso da tutti nella stessa maniera per quanto riguarda la quantificazione del ritardo), rischierebbe di essere deleterio. Perché è vero, il motore Renault è l'ultimo dei quattro in griglia, ma non è l'unico deficit della compagine francese, che deve inseguire anche in altre aree. A livello motoristico Harman ha recentemente spiegato che lo step compiuto tra il 2021 ed il 2022 sulla Pu RE22 è stato enorme, e che in precedenza il ritardo era addirittura superiore. E' mancato semplicemente il tempo di intervenire ancora più a fondo e così la scuderia si è rassegnata ad avviarsi nella fase di congelamento dei motori cominciata nel 2022 con un ritardo prestazionale che avrebbe voluto colmare con il lavoro se solo non ci fosse stato il blocco agli sviluppi (che si possono ancora attuare, ma solo tramite la voce "affidabilità").

A livello telaistico e soprattutto aerodinamico la A523 si è rivelata essere una macchina critica, di cui pochi giorni fa ha fornito un'analisi chiara e dettagliata il direttore tecnico Harman. Quest'ultimo ha spiegato come ad Enstone abbiano preferito di gran lunga la A522 alla A523, per svariati motivi. La A522 era nata con del peso in eccesso ma ad ogni intervento si riusciva a trovare prestazione aggiuntiva, in buona parte legata all'abbassamento del peso. Sulla A523 questa immediatezza non c'è stata, si è dovuto più lavorare sul dettaglio e questo ha ovviamente reso la sfida dello sviluppo più complicata, ma la complessità del progetto è emersa da subito: la vettura aveva una finestra di funzionamento troppo stretta, e questo a volte ha impedito al team di settare la macchina secondo le esigenze dei piloti, perché alcune regolazioni facevano uscire la vettura dalla finestra ideale facendole perdere prestazione. Complicato pure il processo di conoscenza della macchina, con gli ingegneri che hanno avuto bisogno di tre o quattro gare per capire a fondo il progetto. Le criticità del modello 2023, sempre secondo Harman, si sono suddivise tra la comprensione del pacchetto e la difficoltà di trovare carico in fase di sviluppo e poi di come "metterlo" in macchina. Il paradosso tra queste difficoltà è che la squadra, pur limando il ritardo complessivo dalle vetture in lotta per il podio, si è fatta sorprendere da Aston Martin e McLaren, che hanno scavalcato di slancio la monoposto francese rivelandosi avversari fuori portata. Da qui le due posizioni perse nel Costruttori e un bottino di punti chiaramente inferiore, seppur a distacchi in media più contenuti dal podio.

Sempre Harman ha svelato che per il 2024 l'Alpine ha in serbo una macchina che sarà più una rivoluzione piuttosto che un'evoluzione del deludente modello 2023. La A523, oltre alle criticità già espresse, ha fatto capire ai tecnici di non avere ulteriori e grossi margini di miglioramento, per cui se il team avesse proseguito nel suo percorso sarebbe andato incontro al rischio di plafonare, con prestazioni stazionarie (un po' quanto successo alla Haas con i primi sviluppi del 2023). Per questo si è deciso un cambio di rotta con la A524, che secondo Harman "sarà nuova da cima a fondo". La vettura 2024, oltre a rappresentare una svolta, deve pure garantire di essere una solida base per il biennio venturo: con la rivoluzione regolamentare del 2026 alle porte, data fatidica per la squadra, la vettura 2025 sarà per forza di cose un'evoluzione di quella del 2024 e per questo motivo il team desidera una macchina forte da subito. Le annunciate rivoluzioni sulla A524 devono essere ben accolte: l'impressione nelle ultime stagioni è stata che la squadra avesse veramente bisogno di un cambio di passo radicale nella mentalità, andando a caccia di quelle idee da mettere in macchina che le consentirebbero di fare un deciso balzo in avanti nelle prestazioni e ricongiungersi con il gruppetto di testa. Un po' come fatto nel 2023 da Aston Martin e McLaren, Alpine spera di fare la stessa cosa stavolta: la parola spetterà alla pista, dove la A524 sarà una delle vetture maggiormente sotto la lente di ingrandimento.

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