Andretti non ci sta: "Lavoriamo a un progetto altamente competitivo"

Andretti non ci sta: "Lavoriamo a un progetto altamente competitivo"© Sutton Images

La bocciatura della FOM si fonda sull'assenza di un valore extra per la F1, dovuto ai dubbi di competitività del progetto Andretti senza un impegno diretto di GM. La replica: "Fermamente in disaccordo"

01.02.2024 ( Aggiornata il 01.02.2024 14:12 )

Delle ragioni indicate dalla FOM a supporto della propria decisione di negare l'iscrizione al mondiale di Formula 1, la più bizzarra, forse, è relativa alle difficoltà logistiche per promoter dei circuiti e gli spazi destinati ai team e alle attività commerciali. In sintesi: su certe piste non ci sarebbe fisicamente spazio per accogliere Andretti Cadillac.

Si potrebbero fare le pulci ai motivi addotti per dire no a un nome che ha storia e capacità nelle corse. Da cliente Porsche ha fatto meglio del team ufficiale in Formula E, in una gestione operativa che è stata in prima linea anche quando il nome importante era BMW, formalmente iscritto al campionato. Poi, Andretti nelle serie americane, da ultimo in IMSA con Wayne Taylor. Non basta per la Formula 1 che cerca l'incremento di valore.

Presunzione di non competitività 

Al progetto Andretti Cadillac si contesta una presunzione di non competitività fino a prova contraria. Che non potrà esserci.

Iscriversi da team cliente di un motorista - con la clausola di garanzia prevista dalla FIA in assenza di un accordo di fornitura a un team - non è abbastanza per accrescere il valore del campionato. Come se una power unit progettata ex novo da GM, al via dell'era tecnica del 2026, fosse di per sé una garanzia di competitività, su una materia - V6 turbo ibrido con e-fuels ed elevata potenza elettrica - totalmente sconosciuta al costruttore statunitense. Nel WEC, il progetto LMDh, infatti, adotta una componente elettrica standardizzata. 

Così, le strade per Andretti in Formula 1 si riducono a due opzioni: attendere il 2028, proporsi con GM a fare da padrino e assicurare una power unit; acquistare uno dei team oggi iscritti, nel caso in cui Gene Haas avesse voglia di ripensare il proprio impegno.

Andretti non ci sta

Una bocciatura alla quale Andretti Global ha replicato sottolineando e contestando soprattutto il punto di una candidatura in grado di essere sportivamente competitiva.

"Andretti Cadillac ha esaminato le informazioni condivise da FOM Limited ed è fermamente in disaccordo con i suoi contenuti.

Andretti e Cadillac sono due organizzazioni globali di successo nel motorsport, impegnate a collocare un vero team ufficiale americano in Formula 1, che competa con i migliori al mondo.

Siamo orgogliosi dei progressi significativi che abbiamo già fatto nello sviluppare una macchina e una power unit altamente competitivi, con una squadra esperta al lavoro, che continua spedito.

Andretti e Cadillac ringraziano e sono consapevoli del supporto mostrato dai tifosi".

Federazione in dialogo con FOM

Non è mancata anche la posizione della FIA, a dare il via libera alle prime fasi di scrematura dei vari progetti di team candidati a entrare in Formula 1. 

"La Fia prende nota dell'annuncio da parte di Formula One Management sul procedimento relativo alla manifestazione di interesse verso i team nel mondiale FIA di Formula 1.

Siamo impegnati in un dialogo per decidere i prossimi passi", il laconico comunicato diffuso dalla Federazione, che contrariamente dalla FOM ha verificato e approvato i requisiti del progetto Andretti Cadillac. 


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