Vasseur, nessuna transizione: "Ferrari vuole vincere nel 2024"

Occhi puntati sulla stagione alle porte, per provare a lanciare una difficilissima sfida a Red Bull e tornare regolarmente in lotta per la vittoria. L'obiettivo vale per Ferrari come per tutti gli inseguitori più immediati. Per la Rossa ancor di più, perché il progetto SF-24 ha molte aree di novità tecnica e, come tutti, guarda a un ciclo su due stagioni. 

Hamilton arriverà tra un anno, si aprirà un capitolo nuovo e attesissimo, ma è una prospettiva adesso da accantonare per concentrarsi sul campionato al via dal Bahrain.

"Il 2024 non sarà un anno di transizione, è una stagione importante per noi e sono pienamente concentrato su di essa. Penso che il miglior modo di preparare qualcosa sia facendo un buon lavoro. Vuol dire che siamo concentrati sul 2024, vogliamo ottenere il meglio: vincere gare, continuare sul percorso intrapreso nel 2023 e non penseremo affatto al 2025", racconta Vasseur nelle parole a motorsport.com.

Il compito è difficilissimo, Red Bull parte da una condizione di vantaggio meritato e ha saputo rilanciare la partita tecnica con la RB20. Sarà la pista a dire se e quanto la monoposto avrà fatto ulteriori progressi sulla concorrenza. 

Ferrari: rafforzamento e miglioramento non si fermano

Nella primavera del 2023, Vasseur parlava della difficoltà a coinvolgere tecnici di primissimo piano, di strapparli alla concorrenza e dei tempi lunghi prima che potessero iniziare a operare in Ferrari. Il 2023 è stato un anno di profondi cambiamenti nella struttura diretta dal team principal. E di annunci su tecnici in arrivo. Un processo che va avanti.

"Se inizi a essere felice di quel che hai, allora sei morto. Vuol dire che devi sempre avere la mentalità di un miglioramento continuo, a lavorare sui tuoi punti deboli e provare a compiere passi in avanti. Quindi si tratta di un progetto senza fine. 

È vero che stanno iniziando ad arrivare nuovi tecnici in squadra, è una buona notizia. Stiamo rinforzando il team giorno dopo giorno, stiamo facendo progressi. Però non è una situazione in cui domattina ci sveglieremo e diremo siamo arrivati, sono soddisfatto della situazione. Se inizi ad avere quest'approccio, è l'inizio della fine".

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