Horner, l’unica figura positiva nell’affaire Red Bull è Geri

Horner, l’unica figura positiva nell’affaire Red Bull è Geri© Getty Images

L’ex Spice Girl moglie del team principal spicca per stile e personalità

06.03.2024 ( Aggiornata il 06.03.2024 16:04 )

Ogni giorno arrivano aggiornamenti sulla situazione in Red Bull Racing in Formula Uno, la quale vive ormai una realtà scissa e opposta. In pista domina e vince, mentre fuori, puntualmente, si consuma, si disgrega, vittima della macchina del fango ormai autoalimentata. E vede aumentare i personaggi e i fatti negativi coinvolti, relativi a una faccenda che si allarga, si infittisce e peggiora di ora in ora, senza peraltro riuscire a mostrare quali potrebbero essere i buoni e quali i cattivi, sempre ammesso che ce ne siano.

La guerra interna a Red Bull e il supporto di Geri

Da una parte sta il Team Principal Christian Horner, tuttora vicino e (c’è chi dire apertamente protetto) dalla parte thailandese della proprietà, quella seppur di poco maggioritaria, e dall’altra il ramo austro-olandese, la famiglia Verstappen, ossia papà Jos e il figlio SuperMax, spalleggiati gagliardamente dal superconsigliere Helmut Marko, il quale ad oggi continua a tenere un profilo basso sulla vicenda, rispetto ai suoi usuali standard pubblici, in genere molto diretti e dialetticamente espliciti. Ebbene, tra sex gate, processini, assoluzioni, lotte di fazione, tentativi di scalata e auspici quotidiani di dimissioni altrui, se c’è una figura che sta emergendo se non altro per stile, classe e grazia sotto pressione, be’, è proprio Geri Halliwell, 51enne ex Spice Girl e moglie dello stesso Christian Horner.

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Si era detta “devastata”, peraltro più che comprensibilmente, all’insorgere delle prime voci sul marito, finendo sotto i riflettori, circondata da una pressione mediatica quasi insopportabile (in Gran Bretagna i tabloid sono molto più fastidiosi e penetranti che altrove). E, alla fine, il suo gesto determinante l’ha compiuto lo scorso fine settimana in Bahrain, presentandosi all’apertura del mondiale. Ma non agguerrita e pronta a far chissà cosa, bensì serena, tranquilla, sorridente e per mano al marito. Al quale richiede da qui in poi “starndard comportamentali rigidi e univoci”, senza peraltro fargli mancare dolcezza, comunanaza, appoggio ed empatia ufficialmente manifestata.

Vero o non vero fino in fondo - magari Geri quando torna a casa fa il muso o strilla -, diciamo pure che sono cavoli suoi, appartenenti alla sfera privatissima e come tali da rispettare. Quel che preme invece sottolineare, all’interno di una vicenda totalmente priva di limiti quanto a cattivo gusto e reciproche spietatezze nella lotta di potere in Red Bull, se c’è una persona, l’unica che sta dimostrando saggezza, misura e buon senso, dando l’idea di saper stare al mondo alla grande, quella è proprio lei. Imperturbabile, forte, serena. Vicina a al marito a prescindere. Poi si vedrà.

Se la Red Bull in pista sfoggia la fantastica RB20, l’equivalente per eleganza e passo sicuro nella vita di tutti i giorni non ha niente a che fare coi progetti di Adrian Newey e si chiama proprio Geri Halliwell.

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