Honda, insieme ad Aston Martin per puntare al Titolo nel 2026

Honda, insieme ad Aston Martin per puntare al Titolo nel 2026

L'obiettivo posto dal motorista è ambizioso e serve a dare motivazioni. Watanabe parla del progetto Aston e del confronto reciproco per individuare i miglioramenti necessari verso il 2026

F.P.

17.04.2024 ( Aggiornata il 17.04.2024 09:37 )

Il 2026 sarà il campionato della rivoluzione tecnica sulle power unit. Sarà il principale punto di cambiamento, non l'unico. Guiderà una completa revisione tecnica delle monoposto, tra aerodinamica attiva (ancora in fase di studio le soluzioni migliori, tra ala posteriore e anteriore) e gestione dei flussi dietro le monoposto.

Honda proseguirà nell'impegno in Formula 1 con Aston Martin, un progetto ufficiale e in esclusiva per proseguire la sequenza di titoli iridati avviata con Red Bull. Honda che tornerà a lavorare con Fernando Alonso, fresco di rinnovo del contratto per due stagioni e nel 2026 coltiva ambizioni di grandi risultati. 

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Honda-Aston puntano a un esordio vincente

Non fa mistero il motorista di voler puntare in alto. Certo, servirà un'Aston Martin diversa nella competitività rispetto al progetto attuale. Koji Watanabe, presidente di HRC, intervistato da Autosport ha parlato apertamente dell'obiettivo di "diventare campione del mondo dal 2026 in poi. Sappiamo che sarà molto difficile ma abbiamo bisogno di obiettivi validi per fare del nostro meglio insieme ad Aston Martin".

Quando Red Bull veniva accostata a una possibile collaborazione con Porsche e Honda annunciava il passo indietro (poi ritrattato) dalla Formula 1, i colloqui del motorista nipponico in ottica 2026 passarono in rassegna l'interesse di diverse squadre. La scelta del progetto Aston Martin, spiega Watanabe, convinse per gli investimenti profusi da Stroll sulle strutture a Silverstone. Il potenziale c'è, adesso è una questione di "messa a terra" sotto forma di prestazione.

Quello che non ho: Aston e Honda

A meno di due anni dai primi giri in pista delle nuove monoposto e delle power unit alimentate a e-fuel, il lavoro di sviluppo è, per tutti i motoristi, nel pieno della ricerca e ottimizzazione di concetti già definiti. 

"Probabilmente ci manca qualcosa, ma dobbiamo dirci l'un l'altro cosa manca", spiega Watanabe sulla fase attuale.

"Dobbiamo dirci, dal punto di vista di Aston Martin, cosa manca alla Honda e cosa manca ad Aston Martin dalla nostra prospettiva. Si tratta di una conversazione onesta per diventare insieme una squadra di alto livello".

Rapporto Aston-Honda che sarà profondamente diverso da quello di un team cliente qual è oggi la squadra inglese nei confronti di Mercedes. Una collaborazione strettissima Aston-Honda permetterà livelli di integrazione tra power unit e telaio che solo un rapporto di fornitura quale squadra ufficiale consente. "Abbiamo già avviato un gruppo di lavoro tecnico e una riunione del comitato direttivo per discutere alcune questioni importanti che possiamo migliorare", chiosa Watanabe sul lavoro in atto.

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