Lo spagnolo ha spiegato di aver agito di conseguenza una volta compreso di andare a sbattere, e questo gli ha consentito di salvare la sua qualifica. Come Leclerc, anche Sainz ha fiducia in vista della gara
Appena 8 millesimi tra lui e Charles Leclerc, distacco che imporrà a Carlos Sainz il via dalla settima casella nel GP di Cina. Non una buona posizione di partenza, ma nemmeno è già tutto scritto considerando il passo mostrato nella sprint del sabato mattina.
GP Cina, qualifiche: cronaca e tempi
Anzi, poteva andare pure peggio per Sainz dopo l'incidente in Q2, episodio nel quale però lo spagnolo dice di aver avuto pure qualche merito per averlo reso meno grave del previsto, come spiegato ai microfoni di Sky: "E' stato un errore molto semplice: ho preso il cordolo interno, sono andato lungo, ho toccato la ghiaia ed ho fatto il testacoda. Non l'ideale da fare in una qualifica, ma credo comunque di aver recuperato bene. Fortunato nell'incidente? Sinceramente ho girato volutamente il volante quando ho visto che stavo andando contro il muro, ho girato la macchina all'ultimo momento per impattare in un modo che avrebbe provocato più danni all'ala anteriore piuttosto che alla sospensione posteriore. Sono riuscito a farlo all'ultimo momento ed è quello che mi ha permesso di continuare, ma di certo non è stato bello".
Nessuna sorpresa nella qualifica e nessun problema con Leclerc: "Nelle FP1 avevamo già capito di non essere velocissimi sul giro secco su questa pista, qui le curve di media e alta velocità hanno una percorrenza ancora più lunga, sappiamo che lì come l'anno scorso a Suzuka facciamo un po' più di fatica, qui le curve sono ancora più di lunga percorrenza per cui facciamo più fatica. Non sono sorpreso di questo, ma sono convinto che in gara possiamo fare meglio. Leclerc? Tutto chiarito, anche perché non c'era molto da chiarire e niente di cui parlare".
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