Saranno le mescole intermedie della gamma le protagoniste del week end del GP d'Italia. La strategia non lascia alternative al di là dell'unico pit-stop in gara
"L’Autodromo di Monza è noto per le velocità elevate con alcune curve in particolare dove è importante che la vettura abbia un equilibrio perfetto. I pneumatici di quest’anno dovrebbero subire un minore surriscaldamento al posteriore in un circuito in cui le monoposto corrono con un basso carico aerodinamico, sfruttando l’effetto scia di chi è davanti.
A differenza dell’anno scorso inoltre, non ci sarà il formato Sprint e i team arriveranno al gran premio con un po’ meno informazioni rispetto all’ultima volta e l’approccio strategico sarà un po’ diverso", aggiunge Isola.
Pirelli pone l'accento su un altro elemento di interesse, nel bilanciare le monoposto: la tendenza al sottosterzo delle macchine 2022. Diventa cruciale arginarlo sulle due curve di Lesmo, punti del settore centrale, insieme all'inserimento della Ascari, dove "si fa" il tempo.
I valori prescritti da Pirelli per la gestione delle gomme indicano 25,5 psi di pressione minima (molto alta) sulle anteriori e di 22,5 psi per le posteriori. I valori di camber rientrano nell'ordinarietà dei limiti visti in stagione: -3 e -2 gradi tra gomme anteriori e posteriori.
Due giorni dopo il GP d'Italia, a Monza si continuerà a girare. Pirelli ha in programma l'ultimo test su una pista europea in vista dello sviluppo delle gomme 2023. Girerà con Red Bull. Poi, a Austin e Suzuka, le prove libere del venerdì saranno 30 minuti più lunghe per consentire ai team di provare il prodotto in fase di sviluppo per la prossima stagione.
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