GP Abu Dhabi, l'anteprima: Red Bull a caccia dell'ultimo record

GP Abu Dhabi, l'anteprima: Red Bull a caccia dell'ultimo record

Ad Abu Dhabi l'ultimo atto di una stagione che la Red Bull può chiudere con il maggior numero di successi in termini percentuali, mentre Mercedes e Ferrari si sfideranno per il 2° posto; tempo di saluti invece per Franz Tost ed il marchio Alfa Romeo

21.11.2023 ( Aggiornata il 21.11.2023 14:21 )

Il tramonto di Abu Dhabi è sempre suggestivo, perché con esso tramonta anche simbolicamente la stagione di Formula 1. Eccoci al round numero 22 del 2023, l'ultimo della stagione più lunga di sempre alla pari della 2021 e della 2022. Avrebbero potuto essere anche di più gli appuntamenti, se non fossero saltate Shanghai e Imola: ciò che è certo, è che non sarebbe cambiato nulla, perché come poche altre volte questo è stato un mondiale dominato dall'inizio alla fine.

L'ultima verifica

In questo 2023 abbiamo imparato come sia compatto il gruppo alle spalle della Red Bull pigliatutto, e come di conseguenza la tipologia di pista possa completamente ribaltare le gerarchie rispetto alla gara precedente se quest'ultima è stata disputata su un tracciato molto diverso. E' il caso di Las Vegas e Abu Dhabi, piste diverse all'interno di un calendario sempre più variegato a livello di circuiti. Yas Marina, dopo le modifiche apportate tra il 2020 ed il 2021, è oggi una pista molto più scorrevole, con meno curve spigolose e pieghe ben più rotonde che hanno reso il circuito degli Emirati un po' meno tecnico ma molto più fluido, a beneficio dell'azione in pista. Così, al tortuosissimo terzo settore del 2020, una vera e propria cartina tornasole per le qualità di una vettura, dal 2021 abbiamo una serie di curve con velocità di percorrenza più elevate, e lo stesso vale per la nuova curva 5, quella del sorpasso di Verstappen ad Hamilton due anni fa. Nelle ultime due stagioni, cioè da quando la pista è stata modificata, il tracciato di Abu Dhabi si è presentato come una pista dove oggi si può "giocare" di più a livello di regolazioni e assetti, spostando molto l'equazione tra carico e resistenza ma soprattutto sull'importanza dei due assi. Se prima era una pista quasi "stop and go", sulla quale frenata e trazione erano fondamentali, oggi l'asse anteriore rivendica il suo assoluto rilievo, con sforzi molto più bilanciati tra avantreno e retrotreno. Ciò che non cambia, su un asfalto mediamente abrasivo, saranno le gomme: Pirelli porterà le tre mescole più morbide della gamma. Su una pista che accosta sforzi laterali mediamente elevati a forze in trazione e frenata leggermente superiori, ci si aspetta che i team optino per assetti aerodinamici a medio carico.

Nel racconto del fine settimana, non si potrà trascurare l'importanza delle temperature, perché come di consueto ad Abu Dhabi qualifiche e gara andranno in scena mentre il sole tramonta, con ripercussioni sulla pista. Questa differenza sarà esasperata ancora di più rispetto alle libere 1 e 3, in scena quando su Yas Marina ci sarà pienamente il sole: questo farà sì che queste due sessioni di prove libere saranno tutte da interpretare, così come i dati che offriranno. Non a caso nelle FP1 praticamente tutte le squadre metteranno in macchina, come da regolamento, un giovane pilota.


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