Il lavoro di sviluppo sulla W15 deve recuperare prestazione sulle curve veloci, dove Mercedes è in grande difficoltà rispetto anche alla McLaren
Due gare alle spalle e riemergono nei commenti di Mercedes, sulle caratteristiche del progetto W15, quei problemi "fundamentals" (di base; ndr) che solitamente rimandano a lacune gravi della monoposto.
A Jeddah, con il metro di paragone della McLaren, è emersa in tutta la sua gravità il deficit prestazionale della monoposto sulle curve veloci. Un aspetto destinato a pesare molto anche a Suzuka. Verso Melbourne, invece, Mercedes potrebbe provare a difendersi meglio di quanto non abbia fatto in Arabia Saudita. Alcune curve del terzo settore e il velocissimo sinistra-destra adel T2 i punti critici sulla carta.
"Abbiamo lavorato sodo da Jeddah, sulla base di quanto appreso nelle prime due gare. È incoraggiante vedere il potenziale della W15 ma ci sono anche chiare zone di miglioramento. Sembriamo essere competitivi sulle curve lente e di media velocità, però finora le curve veloci sono state uno dei nostri punti deboli", spiega Wolff.
Nel week end in arrivo verranno effettuate sperimentazioni annunciate già dopo Jeddah, per provare a imboccare la direzione giusta di sviluppo e di messa a punto della monoposto.
"Stiamo lavorando sodo per capire perché le prestazioni non corrispondono alle aspettative. L'attenzione principale è rivolta a migliorare, speriamo di fare i primi progressi a Melbourne e questo lavoro guiderà lo sviluppo nelle settimane a seguire.
In Bahrain e in Arabia abbiamo lasciato sul tavolo dei punti, abbiamo iniziato entrambi i week end essendo competitivi, svolgendo i consueti programmi nelle libere, però non siamo riusciti a concretizzare le premesse iniziali. Con il gruppo di inseguitori così vicino, sfruttare al massimo il potenziale della macchina a ogni week end è fondamentale. L'Albert Park ci offre un'altra occasione per dimostrare cosa possiamo fare".
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