Horner: grazie Mercedes per la direttiva tecnica...

Verso il GP del Belgio si azzardavano cifre, gap di prestazione che due squadre in particolare - Ferrari e Red Bull - avrebbero dovuto pagare all'introduzione della direttiva "anti-porpoising". 

Bene, la RB18 ha prodotto una manifestazione di forza di un'ampiezza mai vista in stagione. Quanto alla Ferrari, tanto Binotto quanto Sainz hanno escluso che il deficit di prestazione sia da ricondurre ai vincoli introdotti dalla direttiva tecnica.

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Le caratteristiche aerodinamiche della F1-75, piuttosto, sono il nodo dell'assenza di competitività a sentire Carlos.

Grazie Toto della direttiva

In casa Red Bull, il dominio del campionato e il controllo assoluto del week end di Spa-Francorchamps, aprono alle parole di Christian Horner, che torna a punzecchiare Mercedes e Toto Wolff.

Intorno alla direttiva tecnica 39, annunciata alla vigilia del GP del Canada e dopo le condizioni critiche viste in Azerbaijan - tra porpoising e bottoming - soprattutto sulle Mercedes, si è contestato il metodo scelto dalla FIA per intervenire. Di più, c'è la convinzione che l'intervento della Federazione, deciso sulle basi di un problema di sicurezza, sia stato sollecitato - direttamente o indirettamente - da Mercedes. Plateali le lamentele e i (reali) problemi fisici sofferti da Hamilton a Baku.

La tempistica e i successivi interventi, questi di breve termine e altri, orizzonte 2023, di modifica delle geometrie del fondo, due elementi visti da squadre rivali di Mercedes come un "aiuto" alle difficoltà del team.

"A giudicare da quanto è successo, probabilmente devo ringraziare Toto per la direttiva tecnica.

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