Porpoising, arriva la direttiva della Federazione

Porpoising, arriva la direttiva della Federazione© LAT Images/Mercedes F1

Dopo i fatti di Baku, la FIA decide un intervento in più passaggi per limitare il rimbalzo delle monoposto e le conseguenze fisiche per i piloti. Ecco come cambia lo scenario

Fabiano Polimeni

17.06.2022 ( Aggiornata il 17.06.2022 09:30 )

Arriva la posizione della FIA, in materia di porpoising e rimbalzi delle monoposto sull'asfalto, alla vigilia del GP del Canada e dopo il week end nel quale il fenomeno e gli effetti sul fisico dei piloti sono stati più eclatanti.

Con una direttiva tecnica illustra i passaggi, in più fasi, che verranno seguiti per garantire la sicurezza dei piloti. È il terreno sulla base del quale la FIA giustifica il proprio intervento.

Il primo punto della direttiva tecnica indica alle squadre operazioni di scrutinio ravvicinato sul fondo e sui pattini, per verificarne la progettazione e lo stato di usura

Sarà oggetto, invece, di un confronto con le squadre, la definizione di valori massimi di accelerazione verticale ammessi all'innesco del porpoising. Dalle analisi sul rimbalzo sofferto da molti piloti in Azerbaijan sono state valutate in 6G le forze verticali alle quali, ripetutamente, è soggetto il pilota all'innescarsi del porpoising.

Un limite all'accelerazione massima verticale

Nel dettaglio, la direttiva tecnica della Federazione spiega come verrà definito "un parametro, basato sull'accelerazione verticale dell'auto, che dia un limite quantitativo per l'accettabile livello delle oscillazioni verticali. L'esatta formula matematica per questa metrica è ancora in fase di esame da parte della FIA e le squadre sono state invitate a contribuire a tale processo".

La direzione imboccata va verso impescindibili compromessi d'assetto, da attuare per limitare il rimbalzo aerodinamico e il bottoming. Quindi, il coinvolgimento delle altezze da terra e dei valori di rigidità, con le conseguenze note in termini di prestazione per chi sarà costretto a "girare alto", scontando una perdita di carico aerodinamico. Mercedes, nell'immediato, potrebbe soffrire tali correttivi, essendo la W13 la monoposto che peggio opera nell'innesco del porpoising e del bottoming. 

Un tavolo tecnico per soluzioni definitive

Sul medio periodo, da leggere come un intervento orientato non prima della prossima stagione, sarà un tavolo tecnico tra FIA e squadre che dovrà indicare i correttivi per superare il porpoising delle monoposto a effetto suolo.

"La decisione della FIA di intervenire è maturata a seguito della consultazione con i propri medici, nell'interesse della sicurezza dei piloti. In uno sport nel quale i concorrenti sono sistematicamente alla guida a velocità oltre i 300 km/h, riteniamo che serva tutta la concentrazione del pilota e che l'eccessiva fatica o il dolore sofferto da un pilota possano avere conseguenze significative, dovessero portare a una perdita di concentrazione. 

La FIA inoltre nutre preoccupazione in relazione all'immediato impatto fisico sulla salute dei piloti, alcuni dei quali hanno riportato dolori alla schiena dopo recenti eventi".


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