Hamilton e una Mercedes spuntata: "Troppo lenti in rettilineo"

Nell'analisi delle prestazioni in gara, a Suzuka, tra una Red Bull in grado di dominare e sprazzi di buona Ferrari su alcune curve, c'è una Alpine a segnalarsi competitiva. Hamilton ha chiuso alle spalle di Ocon, un quinto posto appena e senza mai l'opportunità di attaccare la A522 molto veloce sul dritto.

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La forza nell'allungo in trazione e l'efficienza sul rettilineo della Alpine hanno esposto le lacune della W13. Configurazioni d'assetto aerodinamico diversissime tra le due monoposto, con Mercedes radicalmente più carica sull'ala posteriore rispetto all'equilibrio centrato dai francesi.

Un paio di curve non bastano

È al deficit di prestazione sul dritto che guarda Lewis Hamilton nel dopogara. "Non mi sento frustrato, ho fatto il meglio che potessi e sono contento di aver perlomeno ottenuto dei punti. Siamo semplicemente troppo lenti in rettilineo. Mi avvicinavo il più possibile e, si sarà visto in tv, non appena uscivo di scia lui andava via. 

Ogni volta che si andava sulla potenza ci allontanavamo, in realtà su un paio di curve siamo andati bene, però...".

Però non basta a Suzuka, rivelatasi ostica in qualifica e una condizione preventivata da Mercedes alla vigilia. La gara sul bagnato non ha cambiato gli equilibri e le due W13 hanno corso dietro macchine come le Alpine.

Battaglia anche dopo la bandiera a scacchi

"Ho sperato fosse una gara più lunga, però sono contento che siamo riusciti a fare alcuni giri per i tifosi", dice ancora Lewis. Non è stato l'unico pilota a mancare esattamente la conclusione della gara, vista la battaglia con Esteban Ocon protrattasi in quello che era, in realtà, il giro dopo la bandiera a scacchi. Anche Vettel, per problemi alla radio, ha fatto confusione, mentre Hamilton è stato ragguagliato dall'ingegnere di pista sulla conclusione del GP. 

Mercedes sa dove lavorare

A Red Bull e Verstappen consegna i complimenti per il trionfo, "complimenti a Max, Red Bull quest'anno ha fatto un lavoro incredibile con la macchina". A Mercedes consegna i compiti da fare per un 2023 di altro segno, che sia opposto a quanto prodotto quest'anno. 

"Quanto a noi, sappiamo quali sono i problemi di questa macchina. Non siamo passati dall'essere una squadra campione del mondo e in grado di costruire una macchina a non saperla più fare. 

Non ho dubbi che il prossimo anno avremo una monoposto migliore; scopriremo quando sarà il momento se avremo risolto tutti i problemi avuti quest'anno".

La classifica del mondiale Costruttori

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