GP Giappone, l’anteprima: 5 domande verso Suzuka

GP Giappone, l’anteprima: 5 domande verso Suzuka© Getty Images

La Ferrari ha le carte per fare bene così come McLaren, ma guai a sottovalutare una Red Bull che va in Giappone per riprendere un ruolino di marcia che non vuole avere rivali; intanto massima attenzione alla nuova collocazione di Suzuka in calendario che può avere ripercussioni nelle strategie: ecco perché

03.04.2024 ( Aggiornata il 03.04.2024 16:07 )

Ferrari, euforia di primavera: a Suzuka ci si può credere?

Crederci bisogna crederci sempre, ci mancherebbe. L’importante, è non farlo nell’illusione che sia facile: è un’illusione che a dire la verità ha colpito più l’esterno (inteso come pubblico) che l’interno della Scuderia, dove rimangono con i piedi ben saldati a terra. La Red Bull non è imbattibile, l’Australia lo ha dimostrato, ma di qui a dire che possa essere costantemente sotto pressione sarebbe un’affermazione troppo affrettata. La RB20 in Giappone troverà un terreno fertile per le sue caratteristiche, anche se Christian Horner dopo l’Australia ha detto che la vettura sui tracciati “front limited” non è propriamente a suo agio (obiezione: ma a Jeddah allora?). Per contro la Ferrari, questa Ferrari, le curve veloci da carico sembra apprezzarle davvero: ecco perché anche a Suzuka ci si può aspettare una SF-24 molto valida che proverà a dare continuità al bellissimo successo di Melbourne. In Australia era dal 2004 che la Rossa non faceva doppietta, ed è dal 2004 che il Cavallino Rampante non vince nel Sol Levante: per ora fermiamoci alla coincidenza.

Vasseur dopo la doppietta dell’Albert Park ha negato l’arrivo dei primi aggiornamenti sulla SF-24 e sostanzialmente ha detto che bisogna continuare così: mettere pressione, proseguire in questo percorso di lavoro e cercare di chiudere il ritardo cronometrico il prima possibile. In Giappone si tornerà a correre su una pista permanente, e soprattutto sulla pista più indicativa di questo inizio di mondiale: fare ancora molto bene potrebbe “gasare” molto per il prosieguo della stagione, pur restando ancorati alla certezza che la Red Bull non può che essere la favorita per il mondiale 2024.

Dalla SF-23 che soffriva di un sottosterzo insito nella natura del progetto si è arrivati ad una SF-24 che invece all’anteriore è molto forte, oltre a poter disporre di un ottimo livello di carico aerodinamico. Ecco perché a Suzuka la Rossa può andare ragionevolmente bene, senza dimenticare le differenze che ci sono tra un circuito come quello dell’Albert Park e quello di Suzuka: il secondo ha un asfalto molto diverso rispetto al circuito australiano, e sarà nel complesso quello più completo dei primi quattro del mondiale. Dopodiché, si tirerà una linea per stabilire un quadro delle forze in campo, pardon in pista, più chiaro in questo avvio di campionato: la SF-24 per ora ha passato brillantemente tutte le prime tre prove, non vuole e non può fallire quella più importante.

Anteprima Ferrari: a Suzuka la prova dell'... 8

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