Le prestazioni mostrate nel GP d'Italia sono state molto diverse dalla debacle belga. Leclerc parla delle soluzioni tecniche messe a confronto e difende le scelte strategiche
È mancata la vittoria ma, viste le premesse, era una prospettiva pure nelle cose del GP d'Italia. La Ferrari riparte da Monza con un buon piazzamento ma, soprattutto, indicazioni sulla F1-75 più confortanti di quanto non fossero state nell'appuntamento di Spa-Francorchamps, da incubo su un'altra pista molto veloce.
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Le prove comparative hanno visto tornare il confronto con la specifica di fondo pre-Paul Ricard, dove l'oggetto di grande novità fu la geometria d'ingresso dei canali Venturi. Si è utilizzata l'ala scarica che a Spa non aveva funzionato.
"Sicuramente riceviamo da questa gara un incoraggiamento. Dopo Spa eravamo decisamente preoccupati. Eravamo molto, molto lontani da Red Bull in qualifica e sul passo gara. Nel corso di questo week end abbiamo lavorato tantissimo, soprattutto nelle libere 1 e 2, provando diverse direzioni aerodinamiche ed è andata meglio.
Abbiamo lottato per la pole ed è stata una sorpresa. In gara il ritmo era decisamente migliore, non dobbiamo dimenticare inoltre come la nostra macchina non sia forse la più adatta su questa tipologia di circuiti. Nell'insieme è stato un week end positivo", analizza Charles Leclerc.
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