Leclerc, più di così non poteva fare a Las Vegas

Poleman in qualifica e infine secondo all’ultimo tuffo, dopo una gara favolosa. Charles ha fatto tutto il possibile per far ottenere il massimo alla Ferrari e a suo modo c’è perfettamente riuscito. Svantaggiato da una Safety-car che ha regalato al 27esimo giro gomme più fresche alla Red Bull...

Giorgio Terruzzi

22.11.2023 11:51

Ancora una volta non ce l’ha fatta a vincere dopo una pole. In compenso, un secondo posto che lo premia, lo conforta e lancia la Ferrari verso un recupero sulla Mercedes da completare, eventualmente, sul filo di lana, nel senso di Abu Dhabi. Charles Leclerc, a suo modo, ha conquistato Las Vegas, ha ritrovato un sorriso pieno, ha riportato a galla uno smalto che conosciamo e che talvolta dimentichiamo, accompagnandolo in mezzo ai guai che accompagnano lui. Ma sì, non ha mollato mai, recuperando la piazza d’onore nel finale con un colpo di reni che vale manifesto della determinazione. Rassegnato mai, nonostante una spallata di Verstappen che avrebbe meritato ben più di 5 secondi di penalità.

Forse non c’era verso di vincere comunque, pur dentro una gara favorevole alla Ferrari, molto meno complicata sul solito fronte gommistico. Forse ha più demeriti Perez rispetto ai meriti di Charles quando si è trattato di conquistare il secondo posto nel giro finale; forse, a ruoli invertiti, la Ferrari avrebbe chiuso al terzo posto. Il fatto è che Leclerc non si è arreso mai, ha tenuto alto il ritmo nonostante i ritmi Red Bull, ha recuperato con la guida ogni altro affanno. Dunque, una giornata da ricordare. Preziosa, utile a ridare morale ad un ragazzo reduce da una annata strapiena di giornata amare, di frustrazioni, di chiacchiere attorno al suo rapporto con il Cavallino, al suo futuro in rosso.

Guidare in condizione di inferiorità logora soprattutto chi ha la stoffa e il talento per stare davanti in pianta stabile. Quale è stato, quale è, il viaggio interiore di questo ragazzo da amore a prima vista non lo sappiamo, pur interpretando continuamente i suoi sguardi, i suoi sospiri, le sue note altissime o basse. Di certo, un campione attraversato da molte ombre quest’anno, connesse proprio ad una costatazione semplice: con questa macchina era impossibile, è ancora impossibile puntare al titolo Mondiale, traguardo che Charles, giustamente, considera alla portata. Da un pezzo, peraltro, mentre il suo compagno di giochi, Verstappen, di titoli ne ha già portati a casa tre...

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