Horner, Perez così non va proprio: non è la forma che ci aspettiamo

Horner, Perez così non va proprio: non è la forma che ci aspettiamo

Red Bull critica pubblicamente il rendimento di Sergio Perez, solo decimo nel GP del Qatar: "Anche partendo dal fondo poteva ottenere punti importanti"

Fabiano Polimeni

09.10.2023 ( Aggiornata il 09.10.2023 12:42 )

I trenta punti di vantaggio su Hamilton, che assicurano al momento il secondo posto a Sergio Perez, sono il frutto, dopo il GP del Qatar, della disastrosa curva 1, al via, del pilota Mercedes.

Con un altro svolgimento della gara di Losail, la pressione su Perez sarebbe ancora maggiore di quanto non lo sia già. L'ambiente Red Bull si è pronunciato nei toni, pubblici, del "così no va". Marko prima, Horner nuovamente, chiedono altro a Perez. Il trovarsi un contratto in mano nel 2024 non è affatto garanzia di permanenza in squadra, tanto più con il Lawson visto in Alphatauri, che scalpita per trovare spazio la prossima stagione. 

Il secondo posto è il piazzamento "minimo"

Restano 5 gare al pilota messicano per chiudere la stagione come ci si attende da un "secondo" di Red Bull: lì a formare la doppietta 1-2 con Verstappen, per andare nel lungo stop invernale lasciando un ricordo diverso rispetto a quella che sarebbe la cartolina se il mondiale finisse oggi.

"Abbiamo bisogno davvero di sederci con Checo perché sappiamo ciò di cui è capace e, al momento, non sta centrando quella forma. Abbiamo tremendamente bisogno che ritrovi quella condizione perché mantenga il secondo posto in campionato", ha commentato Horner dopo la gara di Losail.

Quando hai tra le mani una Red Bull, il decimo posto non può essere un piazzamento sufficiente. A Losail, Checo ha rimediato una penalità per limiti di pista e ha chiuso a 1'20" da Verstappen, nonostante la safety car iniziale che ha azzerato il gap della partenza dai box.

"È frustrante che abbia ottenuto un solo punto con il week end alle spalle. Anche partendo dal fondo della griglia, penso che ci fosse la possibilità di ottenere punti pesanti oggi, o quantomeno discreti. Lo sosteniamo il più possibile, perché è in arrivo una sequenza di tre gare consecutive, ci sono tantissimi punti in palio, considerate anche le gare Sprint.

Avrà nelle prossime gare parecchio sostegno, tra America Latina e Stati Uniti, oltre alla gara di casa in Messico. Speriamo che questo lo aiuti a trovare il rendimento e la fiducia che sembra aver perso", prosegue Horner. La vicenda pare essere più complicata di un sostegno dei tifosi o del gareggiare a longitudini vicine a casa.

Il simulatore per provare a cambiare rendimento

Il diretto interessato non nasconde il problema e spiega: "Avrei dovuto fare un lavoro migliore, è stata una gara molto difficile come anche solo valutare dove mettere la macchine sulle curve veloci. Penso di avere del lavoro da fare e torneremo al lavoro già da lunedì, in fabbrica, con il team. Abbiamo un'idea valida, sulle direzioni prese e quelle di cui abbiamo bisogno per migliorare. Ci sono molte cose da esaminare e capire cosa potremo fare".

Un percorso già in altre occasioni effettuato quest'anno ma senza i risultati attesi: "Sappiamo tutti ciò di cui è capace Checo e vogliamo supportarlo affinché torni in una posizione come a Monza, dove concluse al secondo posto dietro Max", chiosa Horner.


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