Il Circus torna in Qatar nel 2023, dove aveva esordito nel 2021 e questa volta non per tappare un buco a causa della pandemia, ma in maniera permanente, almeno per i prossimi 10 anni.
La pista di Losail è stata inaugurata nel 2004 e da allora è diventata un appuntamento fisso della MotoGP prima di entrare nell’orbita della F1. L’impianto è lungo 5,380 km, conta 16 curve da ripetere per 57 giri fino a coprire la distanza totale di 306,660 km. C’è una zona DRS, con il detection point messo prima della curva 16 per poter spalancare l’ala mobile sul rettifilo di partenza. Il lay-out della pista, con 1km di rettilineo, favorisce chi ha nel motore il punto di forza, ma le curve ad alto carico nella parte guidata sono più che decisive nel bilancio finale a fine giro.
Per il GP, Pirelli ha messo a disposizione il set di gomme più duro, C1 (H), C2 (M) e C3 (S). Sono due le incognite sulla gara. I team partono praticamente da zero per gli assetti, visto che nel 2021 si è corso con la precedente generazione di vetture, cosa che rende difficile una comparazione o un riutilizzo dei dati già raccolti, ma a rendere il tutto ancora più complicato c’è il ritorno della Sprint. Quindi c’è solo un turno di prove libere per mettere a punto la vettura.
Il GP del Qatar inizia venerdì 6 ottobre alle 15:30, con le prove libere, poi le monoposto tornano in pista alla 19:00 per le qualifiche del GP. Sabato tutto dedicato alla Sprint, con lo Shootout alle 15:00 e la mini gara alle 19:30. Domenica 8, la gara alle 19:00.