WEC, 6 Ore di Imola: chi sale e chi scende

WEC, 6 Ore di Imola: chi sale e chi scende© @FIAWEC

Sorride la Toyota, tornata al successo anche grazie ad un magistrale Kobayashi, e sorrisi pure in casa Porsche; tanto rammarico invece in casa Ferrari: una chiamata sbagliata al momento della pioggia ha rovinato un possibile grande risultato, alla portata con una 499P velocissima sul Santerno

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23.04.2024 ( Aggiornata il 23.04.2024 15:53 )

CHI SCENDE

Ferrari

Qui bisogna fare un distinguo: si scende per il risultato, ma si sale tantissimo per la prestazione. E forse è proprio questo a rammaricare ancora di più il Cavallino Rampante, velocissimo con la 499P ma caduto in errore al momento di un cambio gomme troppo tardivo all'arrivo della pioggia. La 499P, dopo le difficoltà in Qatar, si era riproposta ad Imola in condizioni molto diverse, sfruttando un BoP meno aggressivo ma soprattutto gli insegnamenti di Lusail per andare all'attacco della tappa di casa. Fa male lasciare il Santerno con un 4° posto quale miglior risultato nel fine settimana in cui l'hypercar di Maranello è stata nel complesso la più veloce, come dimostrato non solo dalla qualifica (tre Ferrari ai primi tre posti) ma anche dall'ultimo strepitoso stint di Fuoco, valso la quarta piazza finale. Aggressivo anche l'approccio, con un triplo stint sullo stesso set di gomme, in attesa di una pioggia arrivata più tardi del previsto. Tanto rammarico dunque, anche per non aver differenziato la strategia tra le tre 499P, ma un grande segnale dal punto di vista prestazionale: è stata una Ferrari comunque protagonista.

Coletta: "Un errore non differenziare le strategie"

Alpine

Si è visto poco, anche perché ci sono state complicazioni sin dalle primissime fasi e non è stata la domenica ideale per valutare i progressi della A424, la quale nella settimana prima di Pasqua si era preparata con un test ad Aragon, dove aveva girato anche la Porsche. Si è visto ben poco dicevamo sia in qualifica (17° e 18° tempo, davanti solo alla Isotta Fraschini) sia in gara, con la 6 Ore subito in salita per il botto di Vaxiviere alla Variante del Tamburello e l'altra vettura (quella guidata in quel momento da Milesi) costretta a tagliare passando per la ghiaia. Con queste premesse, la tappa italiana è diventata una sorta di lungo test per il prototipo francese, che ha comunque visto il traguardo con entrambi i suoi esemplari. Dati e lezioni raccolte in questo passo indietro rispetto al Qatar, il quale però ha dato modo a tecnici e piloti di esplorare ancor più a fondo il pacchetto a disposizione.

Lamborghini

Per ora, ciò che c'è da promuovere della SC63 è l'affidabilità. Per quanto riguarda la prestazione, sono i primi a sapere di dover fare un passo in avanti, anche se dei miglioramenti si sono già visti ad Imola. E' un processo inevitabilmente lungo quello della rincorsa al vertice della categoria, un percorso da compiere senza ansie eccessive e, come si usa dire nelle corse, "step by step", passo dopo passo. Il risultato è quello che è (12° posto assoluto), ma ciò che conta di più, in questa lunga fase di apprendimento, è l'aver completato due gare su due. Non scontato per una macchina nuovissima.

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