6 Ore di Monza, l'anteprima: ritorno al passato con uno sguardo al futuro

6 Ore di Monza, l'anteprima: ritorno al passato con uno sguardo al futuro© @FerrariHypercar

Siamo di fronte alla tappa monzese più attesa dell'era moderna: facile ricordare l'epoca d'oro della 1000 chilometri, il tutto mentre la Ferrari guarda al futuro, per provare ad insidiare sempre più la Toyota

05.07.2023 ( Aggiornata il 05.07.2023 14:43 )

Per molti sarà come fare un tuffo nel passato. E' una vigilia struggente, quella che ci accompagna alla 6 Ore di Monza più attesa dell'era moderna. Non è uno sgarbo ad una storia che è andata avanti con orgoglio e dignità negli ultimi decenni, ma è impossibile non captare nell'aria i segnali di un'edizione che non è, non può essere come quelle degli altri anni. E' un campionato che si sta facendo riscoprire, quello dell'Endurance, perché accanto a chi già c'era, oggi si sta affiancando anche una fetta di pubblico che magari lo aveva sempre tenuto un po' in disparte. E invece, vuoi per un regolamento tutto nuovo, vuoi per il ritorno della Ferrari, ecco che l'Endurance sta tornando a numeri da capogiro.

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Un ritorno al passato

Ci sono immagini sbiadite, delle 1000 chilometri di Monza che furono. Roba tosta, storica ed emotivamente forte, con battaglie che hanno fatto la storia delle corse. All'inizio del terzo millennio la tappa di Monza era diventata una delle grandi corse dimenticate, fatta più che altro di nostalgia. E invece il destino ha voluto regalare un sussulto, un colpo di scena meritato per la storia che è stata. Monza ha ripreso quota ai vertici dell'Endurance, con il Prologo del 2017 e poi il ritorno a partire dal 2021, come appuntamento italiano del WEC. Tre edizioni, compresa questa del 2023, che hanno riportato alla mente gare e battaglie vecchie ormai di 40 anni, quando l'Autodromo era invaso dai tifosi richiamati dalle Lancia ufficiali. L'anno prossimo toccherà ad Imola, ma poco importa: la Monza che fu oggi non vive di solo passato.

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Un passaggio nel passato era doveroso, prima di tuffarci nel presente. Un presente che è, sugli spalti brianzoli soprattutto, a tinte rosse. Sono attesi tanti tifosi, nel Parco Nazionale, tanti tifosi pronti a riabbracciare quella Ferrari che li aveva salutati, vincendo, nell'edizione 1973, l'ultima 1000 chilometri di Monza vinta da un Prototipo ufficiale del Cavallino Rampante. Da allora, l'unico Cavallino capace di chiudere davanti a tutti è stato quello della 333 SP, al top con i privati nelle edizioni 1999 e 2001, nel primo caso in una 500 chilometri. Oggi invece la grande attesa è la 499P capace di far sognare e gioire a Le Mans, in un'edizione del centenario passata alla storia.

Le Mans, per quanto stupenda, è già alle spalle. Perché nelle ultime tre gare di questo Mondiale Endurance 2023, il Cavallino Rampante vorrà provarci a strappare un titolo ad una Toyota che resta comunque la favorita. In Brianza, pista con alcune caratteristiche simili a quelle di Le Mans, la Ferrari arriva con lo slancio del successo in terra francese e con i riferimenti dei test, effettuati proprio a Monza, con cui la Rossa aveva preparato la 24 Ore. Dopo Le Mans il lavoro è proseguito a Fiorano, ma quattro settimane dopo la Francia a cambiare veramente è stato il BoP, che ha penalizzato maggiormente la Ferrari. Alle 499P è stato aggiunto peso ed è stata diminuita la potenza massima erogabile dal sistema, il tutto accompagnato ad una riduzione di energia disponibile nell'arco di uno stint. Nonostante queste modifiche, che resteranno invariate anche per le successive due gare del campionato (Fuji e Sakhir), la Rossa ha ancora un vantaggio di 11 chili, in termini di peso, contro Toyota (1069 contro 1080). Dopo le tante battaglie viste a Le Mans però, è lecito attendersi una bella lotta tra tutte le hypercar. A Monza non vincerà solo la velocità di punta, ma anche la gestione gomme (attenzione alle posteriori) e soprattutto il passaggio sui cordoli, elemento dove si "fa" il tempo. Se i motori saranno chiamati ad un grande sforzo, la capacità di danzare sui cordoli dei prototipi potrà essere un elemento decisivo sulle poche, ma importantissime, curve monzesi. Non c'è una ricetta unica per vincere, ma di sicuro ci sono delle linee guida: velocità in allungo, trazione, gestione delle gomme, meccanica efficace ed una aerodinamica stabile nei transitori. Ecco, come si vince a Monza.

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Di nuovo 13 hypercar al via

Dei 36 equipaggi iscritti alla 6 Ore di Monza 2023, 13 saranno hypercar. Non ci sarà la terza Cadillac, ma arriverà una Porsche 963 affidata al team Proton. Saranno dunque quattro, le 963 in pista: due ufficiali e due private, quella del team Proton e quella del team JOTA. Sulla 963 numero 99 si parlerà anche un po' italiano, perché insieme a Neel Jani e Harry Tincknell ci sarà Gianmaria Bruni. Questo farà sì che saranno quattro gli italiani impegnati nella categoria hypercar, perché oltre a Bruni ci saranno ovviamente i ferraristi Pier Guidi, Giovinazzi e Fuoco. Oltre alla 963 del team Proton, in classe hypercar sarà interessante vedere come si evolverà la battaglia alle spalle di Toyota e Ferrari, in un equilibrio che rischia di essere molto precario. Cadillac, Peugeot e Porsche saranno tutte quante osservate speciali, senza dimenticare la presenza di Vanwall e Glickenhaus.

6 Ore di Monza 2023: tutti gli iscritti

In LMP2 lotta aperta, match point in GTE Am

Tra LMP2 e GT, si riparte da due situazioni di classifica molto diverse tra le due categorie. Tra le LMP2 abbiamo la classifica più serrata di tutto il WEC, con l'equipaggio del team WRT Andrade-Deletraz-Kubica davanti di soli 4 punti (94 contro 90) rispetto a Costa-Scherer-Smiechowski, dell'Inter Europol Competition. Queste due squadre si stanno giocando anche la classifica riservata ai team, con il WRT avanti 94 a 90, come rispecchia la classifica Piloti.

In GTE AM invece la situazione è completamente diversa. L'equipaggio Corvette composto da Catsburg, Keating e Varrone ha sin qui letteralmente sbaragliato la concorrenza mettendo insieme tre vittorie ed un 2° posto in quattro gare che al momento valgono 133 punti e ovviamente la testa della classifica. L'equipaggio ha più del doppio dei punti dei diretti inseguitori, Al Harty, Dinan e Eastwood, che inseguono a -74. Con ancora 91 punti in ballo, i piloti Corvette hanno la grande occasione di chiudere i giochi a Monza: per loro è sufficiente lasciare l'Italia con almeno 66 punti di vantaggio per assicurarsi il titolo. Vale lo stesso per la Corvette nella classifica riservata alle squadre, con il team americano che guida 133 a 59 rispetto al team ORT by TF.


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