6 Ore Fuji, Ferrari sfida i pronostici: "Un solo risultato possibile per il titolo"

Si deciderà tutto in 14 ore, chi sarà il campione del mondo Costruttori e quale l'equipaggio iridato del campionato WEC. Sei ore del Fuji per (ri)cominciare, ovvero, ripartire dopo la gara corsa a luglio a Monza. Superato il Fuji, gran finale con la 8 Ore del Bahrain. 

Ferrari ha il dovere di provare una missione al limite dell'impossibile. La 499P numero 51 è ancora in corsa per il successo iridato nel mondiale Piloti. Ventitré punti separano Pier Guidi-Calado-Giovinazzi dalla Toyota #8 di Buemi-Hartley-Hirakawa, tanti quanti ne ha da recuperare l'equipaggio della #7, Lopez-Conway-Kobayashi.

Un risultato che tenga aperto il mondiale

Al Fuji si corre in casa della Toyota, che da 10 stagioni fa man bassa nella 6 Ore, tranne l'evento eccezionale del 2015, quando vinse Porsche. "L’auspicio è quello di mantenere aperta la sfida iridata sino alla prova conclusiva che disputeremo in Bahrain", racconta Giovinazzi. "Il Fuji? Conosco poco la pista, dove gareggiai nel 2016 con un prototipo LMP2. È un tracciato particolare, veloce nei primi due settori e molto lento nell’ultimo, dunque sarà importante la gestione delle gomme nell’arco di tutte le sei ore”.

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Non sarà una gara semplice per le Ferrari, tanto più se si considera il circuito inedito per la 499P: "Arriviamo al Fuji portando al debutto la nostra 499P su questo tracciato, dove non abbiamo effettuato test. Cercheremo di allungare la striscia di risultati positivi, come squadra, considerato che sin dall’inizio della stagione la nostra Hypercar è salita sul podio in ogni round iridato", racconta Antonio Fuoco.

"Al Fuji ho gareggiato solo in un’occasione, lo scorso anno con la 488 GTE quando finimmo secondi in LMGTE Pro, e devo ammettere che mi piace parecchio. In particolare apprezzo l’ultimo settore che considero divertente da guidare". Fuoco-Molina-Nielsen che corrono senza ambizioni di vittoria nel mondiale Piloti ma con l'obiettivo di alimentare la corsa Ferrari nel Costruttori: 152 punti per Toyota, 126 per Ferrari.

Quanto lavoro a Maranello per preparare il Fuji!

"Con due sole gare dal termine della stagione non c’è che un risultato per poter recuperare i punti che ci separano da Toyota nella classifica del campionato Costruttori, ma non sarà un’impresa facile vincere la 6 Ore del Fuji", prosegue Ferdinando Cannizzo. "Sulla pista giapponese siamo consapevoli di non essere i favoriti, ma siamo tutt’altro che demoralizzati e cercheremo di ribaltare il pronostico. In queste settimane abbiamo moltiplicato gli sforzi per individuare la direzione nella quale orientare set-up e strategie con l’obiettivo di minimizzare le distanze dagli avversari. È evidente che anche le condizioni atmosferiche potrebbero giocare un ruolo decisivo, specialmente in caso di pioggia. Partiamo da Maranello concentrati e pronti a fare del nostro meglio in questa penultima sfida".

Sterzi a parte: Per favore, lavate la macchia del Fuji

Circuito, il Fuji, che nonostante abbia regalato lo scorso anno la vittoria a Pier Guidi e Calado in Classe GTE Pro, non rientra tra i preferiti del pilota piemontese. "Dal punto di vista della messa a punto della vettura si può optare per un set-up a medio-alto carico, che garantisce prestazioni migliori nella parte mista a scapito della velocità, o viceversa a medio-basso carico. Nonostante non sia il mio tracciato preferito, ho dei ricordi bellissimi legati al Fuji nella classe LMGTE Pro: oltre al successo nel 2022, è indelebile nella memoria la vittoria nel 2017 in occasione di una gara disputata in condizioni molto impegnative, sull’asfalto bagnato: fu una gara fondamentale per la conquista del mio primo titolo iridato, con James".

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