L'editoriale del Direttore: Toyota okay, ma il BoP no

L'editoriale del Direttore: Toyota okay, ma il BoP no

Toyota domina al Fuji nella 6 Ore del WEC e all'Acropolis nella tappa greca del WRC: ma nel Mondiale Endurance c'è anche un BoP che continua a suscitare polemiche

Andrea Cordovani

12.09.2023 12:34

Doppietta in Giappone e titolo iridato nel Mondiale Endurance. Doppietta in Grecia e mani che si allungano sul Mondiale Rally Costruttori. In un week end da assoluta protagonista, la Toyota si riconferma leader planetaria del motorsport. È un dominio totale, quello dei giapponesi.

Nel WEC sulla pista amica del Fuji le GR010 Hybrid stravincono e con una gara d’anticipo chiudono i giochi nella scorsa al titolo iridato tra le Hypercar. Con cinque vittorie su sei appuntamenti andati in scena, Toyota fa saltare nuovamente il banco in una serie che conquista ininterrottamente dal 2018. È una dimostrazione forte e potente e anche una gran bella rivincita dopo la sconfitta incassata a Le Mans, battuta nella 24 Ore del Centenario dalla debuttante Ferrari.

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Tra Le Mans e il Fuji, tante polemiche sul BoP

Se sia più pesante una vittoria alla 24 Ore di Le Mans numero 100 o la riconquista di un titolo che da sei anni entra in bacheca è cosa molto soggettiva, ma quest’anno, proprio la sorprendente vittoria del Cavallino, ha finito per fare la differenza in un campionato dove il balance of performance è argomento che contribuisce a dividere e a rendere ancora più complicate le dinamiche per i non addetti ai lavori. I correttivi al BoP sono stati argomento principe nel WEC. A Le Mans, Monza e quindi al Fuji. Mugugni un po’ ovunque.

Ma quello che balza evidente è che le correzioni al balance of performance introdotte dopo la 24 Ore della Sarthe non hanno di sicuro favorito la Ferrari, ovvero la rivale più tosta e sorprendente della Toyota fino al mese di luglio. Sia chiaro: il lavoro svolto dai giapponesi in questa stagione è stato straordinario. Ma prima in Italia e poi in Giappone le 499P sono state messe in condizione di non nuocere nella lotta per la vittoria. «Volevamo il podio qui al Fuji, ma abbiamo ottenuto il miglior risultato possibile. Siamo consapevoli che in Bahrain le cose potrebbero svilupparsi in maniera analoga a quanto visto a Monza e qui in Giappone. Purtroppo, dopo la 24 Ore di Le Mans, i parametri sono cambiati e, con essi, la possibilità di lottare per i titoli», analizza Antonello Coletta.

Spiega Ferdinando Cannizzo: «Anche qui al Fuji si è ripetuto quanto visto a Monza e non è stato facile identificare una strategia che potesse darci la possibilità di lottare almeno per il podio. Ci dispiace non essere riusciti a mantenere vivo l’interesse per il campionato Costruttori fino all’ultima gara». Alla 6 Ore del Fuji per la prima volta in questa prima stagione nel Mondiale Endurance le Rosse Hypercar non sono riuscite a salire sul podio e hanno chiuso dietro oltre che alle Toyota anche alla Porsche. Sul risultato appunto pesa un BoP troppo penalizzante che ha finito per ingigantire il divario e far pendere l’ago della bilancia dalla parte dei campioni in carica. Per i due equipaggi di AF Corse resta ancora accesa qualche lievissima speranza nella classifica piloti, che vede ora Pier Guidi-Calado-Giovinazzi e Fuoco-Molina-Nielsen rispettivamente staccati di 31 e 36 lunghezze dai leader Buemi-Hartley-Hirakawa. Ma serve un miracolo per poter ribaltare la situazione in Bahrain e, se non succederà qualcosa prima di novembre in termini di BoP, l’ultimo round si ridurrà a una nuova passerella trionfale del Gazoo Racing. Ma il WEC meriterebbe un finale più bilanciato.

Toyota regina anche nel Mondiale Rally

È stato Toyota show anche nel Mondiale Rally con Rovanpera e la Yaris a un passo dalla riconferma iridata. Il giovane asso finlandese ha portato a 33 i punti di vantaggio sul compagno di squadra Evans che in Grecia è giunto alle spalle del 22enne campione del mondo in carica. A tre round dalla fine della stagione iridata del controsterzo i giapponesi si preparano a fare ancora festa, magari in attesa di nuovi rivali. Che potrebbero essere aiutati proprio da Toyota. Si parla del rientro della Subaru.

Al Rally dell’Acropoli è stato il presidente Ben Sulayem a svelare: «Vedo segnali positivi da parte del Presidente di Toyota nel convincere Subaru a tornare e fornire il motore, che rappresenta il problema, non è una questione legata alla vettura, ma al propulsore che hanno, ma vedo dei segnali di ottimismo. Toyota possiede una percentuale di Subaru e stanno per sostenere un’iniziativa di Subaru, che può entrare nel WRC. E sento che uno come lui, quando parla, lo fa con sicurezza».

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