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L'editoriale del Direttore: A caccia del nuovo equilibrio di coppia

Dopo la strigliata del presidente John Elkann e i panni sporchi lavati in famiglia con Mattia Binotto, Sebastian Vettel e Charles Leclerc affrontano l’ultima sfida a Yas Marina non come un ulteriore scontro fraticida ma come base di ripartenza a caccia di un equilibrio di coppia di fatto instabile, molto movimentato ma forse anche inevitabile.

Almeno per un’altra stagione. Servirà, dunque, ricompattare lo spogliatoio, rimettere ordine, tra i suoi due bomber che quando vanno in astinenza da gol si smarriscono nell’area di rigore avversaria e non si passano la palla neanche se uno dei due potrebbe calciare a porta libera. Urge ritrovare la serenità senza mollare di un centimetro ma facendo squadra perché certi rivali come la Mercedes li batti se tutti lottano per un obiettivo comune

Serve andare a caccia di una nuova stabilità tra i due ferraristi e Abu Dhabi sembra fatta apposta per ricucire e guardare al futuro con meno ansia da prestazione. Per un campionato che si conclude ce ne uno che è decollato nello scorso week end. In Arabia Saudita è scattata stagione 6 con due gare e un unico comune denominatore: le Case tedesche davanti e dietro tutti quanti. Un’avanzata subito inarrestabile per BMW, Mercedes e Porsche immediatamente al top, immancabimente punti di riferimento.

Ma in fatto di riferimenti, poi, ne perde uno importante il Mondiale Rally che dal 2020 sarà orfano della Citroen. Con decisione immediata la Casa otto volte campione Costruttori della specialità ha deciso di sospendere il programma mettendo fine a una serie di voci e soprattutto alla storia con Sebastien Ogier. Dodici mesi fa si celebrava il ritorno del figliol prodigo, dodici mesi dopo volano gli stracci. Con un anno d’anticipo sulla fine del contratto Ogier andrà alla Toyota, Citroen senza più la sua stella decide di dire basta. Una storia del genere meritava miglior epilogo. Miglior epilogo e meno polemiche lo meritava anche l’ultimo round del Tricolore Rally avvelenato da forature e sospetti con lo scudetto che è andato a finire a Giandomenico Basso, indomabile e sempreverde.

Infine dallo scorso 20 novembre è in edicola un nuovo numero di Autosprint Gold Collection. Stavolta parliamo di Alfa Romeo e Formula Uno. Un Alfa Romanzo, come abbiamo titolato in copertina, con la storia del Biscionenel Circus tra passato, presente e futuro.