Finale beffa per la Ferrari in Brasile. Con il secondo posto nel Costruttori al sicuro, i piloti sono stati lasciati liberi di giocarsi le proprie carte per aggiudicarsi il terzo posto nella classifica Piloti che, sulla carta, non conta nulla, ma nei rapporti di forza interni ha il peso specifico del piombo.
La lotta per il quarto e quinto posto tra Vettel e Leclerc, valeva molto di più dei punti in gara: era una questione di prendersi il domino in squadra. Risultato? Collisione, 0 punti per entrambi e strada spianata per Verstappen al terzo posto.
“Siamo delusi - Ha detto senza mezzi termini Binotto a Sky - I due piloti devono rendersi conto che hanno danneggiato la squadra. Sono contatti che possono capitare, ma le conseguenze sono tante. Non voglio giudicare chi ha sbagliato, lo analizzeremo insieme e con calma, perché facendolo a caldo si rischia sempre di sbagliare. Anche perché ognuno dei due piloti ha il proprio punto di vista”.
“Oggi erano liberi di lottare, Sono errori che capitano, ma che abbiamo pagato a livello di immagine e come squadra. Con tutto il lavoro che facciamo, non va bene”.
In Ferrari c’è bisogno di raffreddare gli animi e mettere i piloti difronte alle proprie responsabilità Per questo: “Stiamo valutano di non fare il debrief - Dice Binotto - In certi momenti bisogna dare un segnale forte alla squadra e ai piloti certe cose, così, non vanno”.
Il rapporto tra i due piloti non è stato all’insegna della serenità. Come la competitività della vettura è cresciuta, la rivalità tra i due si è accesa, come è normale che sia, perché nessuno vuole perdere. Ma questo incidente rischia di minare gli equilibri del team. Binotto, per ora, ha evitato l’argomento, sottolineando come la Scuderia sia delusa da entrambi: “Ho già parlato con Charles e Seb prima delle interviste. Devono capire che che entrambi hanno una parte di colpa”
L’incidente ha messo quasi in secondo piano le prestazioni della macchina che, rispetto a inizio stagione, è cresciuta, ma paga ancora dazio rispetto agli avversari. “La monoposto oggi non si è comportata malissimo, Max era più veloce di un paio di decimi, c’è da lavorare. Abbiamo recuperato un po’ del gap di inizio stagione, ma si vince quando si ha la macchina più veloce e affidabile. La macchina sta facendo passi avanti, abbiamo individuato i punti deboli e questo ci fa ben sperare per il prossimo anno. Se guardiamo a questa stagione, abbiamo perso perché ci mancano ancora un paio di decimi”.
In Brasile ha stupito la prestazione del motore Honda, capace di tenere testa in rettilineo a Mercedes e Ferarri. Binotto, però, non cade nella tentazione di rispondere con insinuazioni come hanno fatto in passato gli avversari: “Non lo spiego - Conclude - Non sono in grado di guardare quello che fanno loro, conosco solo come lavoriamo noi. Le loro velocità erano elevate, ma dire sorprendenti non è giusto”.