Archiviato il mondiale 2019, si torna in pista ad Abu Dhabi per i test Pirelli. Due giorni dedicati alla valutazione delle nuove mescole e costruzioni, da confrontare con l’intera gamma di mescole utilizzata quest’anno.
Sono 10 i treni di gomme a disposizione delle squadre in ciascuna giornata di test, 6 dei quali selezionati da Pirelli. In pista, della gamma 2020, va anche una mescola C2 backup, priva di qualsiasi marcatura sulla spalla. Il lavoro di sviluppo condotto dal gommista durante l’anno ha portato alla definizione di nuove costruzioni e mescole con l’intento di ridurre il surriscaldamento, il degrado e ampliare la finestra operativa in termini di temperature d’esercizio.
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Gomme e aerodinamica
Diverse, le Pirelli 2020, lo sono non soltanto nella composizione, ma anche visivamente, in virtù di un diverso profilo sviluppato sulle gomme posteriori, che avrà ripercussioni sul fronte aerodinamico, in un’area cruciale quanto a sviluppo di turbolenze e interazione con la parte terminale del fondo e la paratia esterna dell’ala posteriore.
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Tutti i team hanno rispolverato dal retrobox i rastrelli di misurazione della pressione dell’aria per condurre l’ultima raccolta dati in pista, da analizzare in funzione dello sviluppo delle monoposto 2020, percorso da condurre tra galleria del vento e simulatore prima di ritrovare la pista a fine febbraio.
Le specifiche 2020 nascono per consentire l’impiego di pressioni di gonfiaggio inferiori rispetto a quanto necessario con le 2019.
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I piloti in pista
In pista, nella prima giornata di test, sono scesi Valtteri Bottas, Sebastian Vettel, Max Verstappen, Esteban Ocon – al rientro da titolare, con Renault – Romain Grosjean, Lando Norris, Sergio Perez, Kimi Raikkonen. In Toro Rosso si alternano al volante Sean Gelael al mattino e Daniil Kvyat al pomeriggio, mentre in Williams tocca a George Russell e Roy Nissany.
Dopo due ore di attività in pista, Valtteri Bottas era il pilota con il maggior numero di giri all’attivo (44), seguito da Verstappen con 36 passaggi e Vettel con 28.