Manca solo l'ufficialità, ma niente Gran Premio d'Australia. Dopo una lunga serie di incontri, la Formula 1 va verso la decisione di rinunciare al fine settimana di Melbourne, con Liberty Media, Fia ed i team che dopo il caso di positività di un meccanico McLaren ed il ritiro volontario della scuderia di Woking, non possono far altro che andare verso la cancellazione dell'evento.
La F1 è stato l'ultimo “mondo” ad arrendersi al coronavirus dopo aver provato in tutti i modi di non far saltare l'evento in programma per questo fine settimana. Una scelta controcorrente rispetto ad esempio all'ambiente del Motomondiale, che ha preventivamente annullato le gare in Thailandia, America ed Argentina riorganizzando subito il calendario 2020.
Cari amici della F1, fermatevi
Il Circus delle quattro ruote invece ha provato a fare una scelta diversa, salvo poi doversi arrendere.
A questo punto, dopo la cancellazione del Gp di Cina e del Gp d'Australia, sono a forte rischio anche le tappe in Bahrain (20-22 marzo) ed in Vietnam (3-5 aprile).
L'ultima volta che la F1 si era ritrovata a dover annullare una corsa era stato nel 2011, quando la prima prova stagionale del Bahrain saltò a causa delle rivolte che scoppiarono nel Medio Oriente, nelle vicende della cosiddetta “Primavera araba”.
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